Recensione | Gladio
Salve viandanti! 👋
Buona domenica a tutti coloro incappati, per curiosità o per caso, sul mio blog.
Oggi recupero con molto piacere la recensione di un libro arrivatomi un bel po' di tempo fa per una collaborazione con la casa editrice BookTribu (chiedo ancora umilmente perdono per il ritardo ma sono una lettrice fatta così: un libro va letto al momento giusto per essere apprezzato al meglio!): si tratta di “Gladio” di Luca Minardi.
Questo titolo è stato un azzardo da parte mia perché essendo uno storico esce un bel po' dalla mia confort-zone però la trama mi attirava talmente tanto da non potermi lasciar sfuggire questa occasione!
Ma di che cosa parla “Gladio”? E che cosa ha potuto far scattare la scintilla in una lettrice qualunque ma che ha sempre odiato la materia di storia?
Partiamo come di consueto dalla scheda informazioni:
Ma di che cosa parla “Gladio”? E che cosa ha potuto far scattare la scintilla in una lettrice qualunque ma che ha sempre odiato la materia di storia?
Partiamo come di consueto dalla scheda informazioni:
Titolo: Gladio
Autore: Luca Minardi
Casa Editrice: BookTribu
Autore: Luca Minardi
Casa Editrice: BookTribu
Prezzo: 16,00
Edizione: Flessibile
Anno di pubblicazione: 2018
Numero di pagine: 293
Mei ha un segreto: non è solamente forte, non combatte semplicemente nell'arena con i migliori combattenti della Repubblica. Mei è anche una donna.
È però felice di poter combattere per la propria indipendenza anziché dover essere al servizio di qualcuno come la sua amica Nasira e di poter rivendicare la sua forza anziché scaldare il letto del proprio padrone come fa invece Ennio.
Ma è il 73 a.C. ed improvvisamente tutte le piccole sconfitte, tutte le ingiustizie iniziano pian piano ad avere le proprie rivendicazioni. La Repubblica viene infatti colpita da un evento terribile ed inaspettato: la rivolta di Spartaco e degli schiavi in nome della libertà.
Mei, insieme ad alcuni amici ed il suo fidato maestro Sansone, è però chiamata dal Senato a puntare le armi contro i ribelli che una volta lei chiamava fratelli.
Durante il suo viaggio, però, le motivazioni che con tanta facilità l'avevano spinta a combattere per la propria Patria iniziano altrettanto facilmente a vacillare...
Non sapevo bene cosa aspettarmi da “Gladio”.
Come ho già detto, non sono mai stata un'amante della storia come materia scolastica. L'ho sempre trovata tediosa, incapace di affascinarmi se non per rarissimi argomenti.
Per questo solitamente tendo ad evitare il genere storico anche in qualsiasi altro contesto, specialmente nella letteratura.
Così come nella materia in sé, anche in questo caso però ci sono state rare e sempre ben accette eccezioni: c'è stato “La figlia del faraone” oppure “Il figlio del sogno” e da poco più di una settimana entra con molto piacere nella famiglia anche “Gladio”.
Questo titolo mi ha sorpresa per diversi motivi: innanzitutto la scelta di inserire una protagonista di sesso femminile che non fosse semplicemente forte oppure solo “il sesso debole” ma bensì un mix di entrambi, rendendo Mei un personaggio assolutamente umano e credibile, nei suoi punti di forza ma soprattutto nelle sue debolezze.
Come donna, infatti, la nostra protagonista deve scontrarsi con una serie di difficoltà e discriminazioni tipiche della sua epoca e della sua Patria e che, come le erbacce, sono davvero difficili da sradicare nonostante le costanti dimostrazioni della sua forza e del suo coraggio.
Ad avermi sorpreso sono, inoltre, la gran quantità di temi affrontanti in “Gladio”: non solo la limitazione del genere femminile ma anche lo stupro e la lealtà, l'amicizia e la virtù e, non meno importante, la libertà e tutto ciò che un uomo è disposto a sacrificare pur di ottenerla.
Ognuno di questi temi lega i diversi personaggi, principali e secondari, e al tempo stesso li differenzia l'uno dall'altro rendendoli unici e riconoscibili durante tutta la lettura: Ennio cerca di essere più coraggioso e forte in modo da non deludere gli altri; Nasira è leale ed ama dolcemente e completamente; Sansone è saggio e nonostante sembri burbero ha un cuore d'oro; Nan spicca per il suo essere intrepido in battaglia ma anche per il suo essere assolutamente incapace di capire ed esprimere i suoi veri sentimenti. I più somiglianti, probabilmente, sono proprio Mei e Spartaco che, tra i tanti eroi di questa storia, si distinguono per il loro immenso altruismo che li porta ad accettare anche destini avversi pur di proteggere le persone che amano.
Sono davvero tanti, quindi, i personaggi che completano “Gladio” che si distingueva già di per sé per il suo stile fluido ma al tempo stesso dettagliato e persino scenografico nei momenti di azione o nelle battaglie che senza alcuno sforzo mi hanno permesso di immaginare lo stridio delle lame che si incontrano, il sudore sulla pelle o il lezzo del sangue o delle ferite ormai infette.
Accanto a tutte queste grandi premesse, però, ci sono stati anche dei punti che non ho apprezzato particolarmente e che sono stati il motivo per cui non sono riuscita a dare un voto pieno a questo libro: come spesso mi è accaduto leggendo libri ambientati in epoche diverse dalla nostra, ho avuto qualche difficoltà nel sentire sincero il dialogo. Non è stata fortunatamente una sensazione fissa ma anche in “Gladio” ci sono state delle conversazioni che secondo me cozzavano un po' con il contesto trattato. Questa “pecca” mi ha limitato spesso anche a livello emotivo perché magari alcuni dialoghi molto belli non riuscivo a sentirli tali proprio perché non mi sembravano abbastanza realistici.
Passando oltre, durante il romanzo si da grande importanza alla reazione scatenata dalle scelte di Mei sul proprio futuro. Ho apprezzato molto questa idea perché ci permette di capire ancora di più la forte psicologia della protagonista di questa storia. Il finale (che doveva quindi rappresentare la conseguenza alla scelta), però, mi ha un po' delusa perché mi ha lasciato un'insolita sensazione di fretta, come se ci fosse ancora qualcosa di insoluto che mi impediva di comprendere fino in fondo il destino di Mei e quindi al tempo stesso di accettare con più tranquillità quello che poi è effettivamente accaduto.
D'altra parte, però, l'epilogo di “Gladio” mi ha lasciato letteralmente i brividi, specialmente nelle ultimissime frasi che mi hanno dato una soddisfazione incredibile!
A conti fatti, mettendo a confronto pregi e difetti e ascoltando bene ciò che le mie emozioni dicevano, sono arrivata alla conclusione che il mio voto finale non poteva non essere 3,5/5 ⭐.
Ho scovato in questo libro grandi premesse e grandi idee ma secondo me manca ancora pochissimo a Luca Minardi per trovare la giusta corda in grado di toccare il mio cuore!
Grafica: 5/5 ⭐. Amo la cover, molto minimal e al tempo stesso una perfetta rappresentazione di Mei. All'interno, il libro si presenta con una grafica molto classica ed è anche quella che più apprezzo durante la lettura.
Prezzo: 2,5/5 ⭐. Non conosco gli effettivi prezzi di produzione di un libro ma, come vi dico sempre, vi parlo da lettrice e secondo me il prezzo è leggermente troppo alto per un libro in edizione flessibile che non raggiunge neppure le trecento pagine. Ho visto sicuramente di peggio ma ci si può ancora lavorare!
E così si conclude la recensione di “Gladio”, un libro che mi ha stupita e che mi ha sicuramente avvinata ad un periodo storico che non mi aveva mai incuriosita particolarmente.
Anno di pubblicazione: 2018
Numero di pagine: 293
Mei ha un segreto: non è solamente forte, non combatte semplicemente nell'arena con i migliori combattenti della Repubblica. Mei è anche una donna.
È però felice di poter combattere per la propria indipendenza anziché dover essere al servizio di qualcuno come la sua amica Nasira e di poter rivendicare la sua forza anziché scaldare il letto del proprio padrone come fa invece Ennio.
Ma è il 73 a.C. ed improvvisamente tutte le piccole sconfitte, tutte le ingiustizie iniziano pian piano ad avere le proprie rivendicazioni. La Repubblica viene infatti colpita da un evento terribile ed inaspettato: la rivolta di Spartaco e degli schiavi in nome della libertà.
Mei, insieme ad alcuni amici ed il suo fidato maestro Sansone, è però chiamata dal Senato a puntare le armi contro i ribelli che una volta lei chiamava fratelli.
Durante il suo viaggio, però, le motivazioni che con tanta facilità l'avevano spinta a combattere per la propria Patria iniziano altrettanto facilmente a vacillare...
“Eppure adesso sono pronti a dare tutto per loro.Esiste forse espressione più perfetta della propria libertà se non decidere di spendere la propria vita per qualcun altro?”
Non sapevo bene cosa aspettarmi da “Gladio”.
Come ho già detto, non sono mai stata un'amante della storia come materia scolastica. L'ho sempre trovata tediosa, incapace di affascinarmi se non per rarissimi argomenti.
Per questo solitamente tendo ad evitare il genere storico anche in qualsiasi altro contesto, specialmente nella letteratura.
Così come nella materia in sé, anche in questo caso però ci sono state rare e sempre ben accette eccezioni: c'è stato “La figlia del faraone” oppure “Il figlio del sogno” e da poco più di una settimana entra con molto piacere nella famiglia anche “Gladio”.
Questo titolo mi ha sorpresa per diversi motivi: innanzitutto la scelta di inserire una protagonista di sesso femminile che non fosse semplicemente forte oppure solo “il sesso debole” ma bensì un mix di entrambi, rendendo Mei un personaggio assolutamente umano e credibile, nei suoi punti di forza ma soprattutto nelle sue debolezze.
Come donna, infatti, la nostra protagonista deve scontrarsi con una serie di difficoltà e discriminazioni tipiche della sua epoca e della sua Patria e che, come le erbacce, sono davvero difficili da sradicare nonostante le costanti dimostrazioni della sua forza e del suo coraggio.
Ad avermi sorpreso sono, inoltre, la gran quantità di temi affrontanti in “Gladio”: non solo la limitazione del genere femminile ma anche lo stupro e la lealtà, l'amicizia e la virtù e, non meno importante, la libertà e tutto ciò che un uomo è disposto a sacrificare pur di ottenerla.
Ognuno di questi temi lega i diversi personaggi, principali e secondari, e al tempo stesso li differenzia l'uno dall'altro rendendoli unici e riconoscibili durante tutta la lettura: Ennio cerca di essere più coraggioso e forte in modo da non deludere gli altri; Nasira è leale ed ama dolcemente e completamente; Sansone è saggio e nonostante sembri burbero ha un cuore d'oro; Nan spicca per il suo essere intrepido in battaglia ma anche per il suo essere assolutamente incapace di capire ed esprimere i suoi veri sentimenti. I più somiglianti, probabilmente, sono proprio Mei e Spartaco che, tra i tanti eroi di questa storia, si distinguono per il loro immenso altruismo che li porta ad accettare anche destini avversi pur di proteggere le persone che amano.
Sono davvero tanti, quindi, i personaggi che completano “Gladio” che si distingueva già di per sé per il suo stile fluido ma al tempo stesso dettagliato e persino scenografico nei momenti di azione o nelle battaglie che senza alcuno sforzo mi hanno permesso di immaginare lo stridio delle lame che si incontrano, il sudore sulla pelle o il lezzo del sangue o delle ferite ormai infette.
Accanto a tutte queste grandi premesse, però, ci sono stati anche dei punti che non ho apprezzato particolarmente e che sono stati il motivo per cui non sono riuscita a dare un voto pieno a questo libro: come spesso mi è accaduto leggendo libri ambientati in epoche diverse dalla nostra, ho avuto qualche difficoltà nel sentire sincero il dialogo. Non è stata fortunatamente una sensazione fissa ma anche in “Gladio” ci sono state delle conversazioni che secondo me cozzavano un po' con il contesto trattato. Questa “pecca” mi ha limitato spesso anche a livello emotivo perché magari alcuni dialoghi molto belli non riuscivo a sentirli tali proprio perché non mi sembravano abbastanza realistici.
Passando oltre, durante il romanzo si da grande importanza alla reazione scatenata dalle scelte di Mei sul proprio futuro. Ho apprezzato molto questa idea perché ci permette di capire ancora di più la forte psicologia della protagonista di questa storia. Il finale (che doveva quindi rappresentare la conseguenza alla scelta), però, mi ha un po' delusa perché mi ha lasciato un'insolita sensazione di fretta, come se ci fosse ancora qualcosa di insoluto che mi impediva di comprendere fino in fondo il destino di Mei e quindi al tempo stesso di accettare con più tranquillità quello che poi è effettivamente accaduto.
D'altra parte, però, l'epilogo di “Gladio” mi ha lasciato letteralmente i brividi, specialmente nelle ultimissime frasi che mi hanno dato una soddisfazione incredibile!
A conti fatti, mettendo a confronto pregi e difetti e ascoltando bene ciò che le mie emozioni dicevano, sono arrivata alla conclusione che il mio voto finale non poteva non essere 3,5/5 ⭐.
Ho scovato in questo libro grandi premesse e grandi idee ma secondo me manca ancora pochissimo a Luca Minardi per trovare la giusta corda in grado di toccare il mio cuore!
Grafica: 5/5 ⭐. Amo la cover, molto minimal e al tempo stesso una perfetta rappresentazione di Mei. All'interno, il libro si presenta con una grafica molto classica ed è anche quella che più apprezzo durante la lettura.
Prezzo: 2,5/5 ⭐. Non conosco gli effettivi prezzi di produzione di un libro ma, come vi dico sempre, vi parlo da lettrice e secondo me il prezzo è leggermente troppo alto per un libro in edizione flessibile che non raggiunge neppure le trecento pagine. Ho visto sicuramente di peggio ma ci si può ancora lavorare!
E così si conclude la recensione di “Gladio”, un libro che mi ha stupita e che mi ha sicuramente avvinata ad un periodo storico che non mi aveva mai incuriosita particolarmente.
Stavo infatti pensando di lanciarmi direttamente sulla serie tv "Spartacus" perché al momento mi sento abbastanza in fissa con la sua storia! 😍
Ringrazio ancora tantissimo la casa editrice che mi ha spedito questo libro e, nonostante il mio immenso ritardo, mi auguro davvero di poter ancora collaborare con loro perché hanno tantissimi titoli interessanti!
Spero di avervi incuriositi con la mia recensione e che le mie parole vi abbiano in qualche modo convinti a dare una chance a questo giovane autore italiano che merita sicuramente il nostro supporto!
Detto ciò, ringrazio tutti coloro che sono arrivati fino a questo punto e vi auguro un buon proseguimento di giornata e soprattutto tante meravigliose letture in cui immergervi.
Alla prossima! 👋
- Emme
Ringrazio ancora tantissimo la casa editrice che mi ha spedito questo libro e, nonostante il mio immenso ritardo, mi auguro davvero di poter ancora collaborare con loro perché hanno tantissimi titoli interessanti!
Spero di avervi incuriositi con la mia recensione e che le mie parole vi abbiano in qualche modo convinti a dare una chance a questo giovane autore italiano che merita sicuramente il nostro supporto!
Detto ciò, ringrazio tutti coloro che sono arrivati fino a questo punto e vi auguro un buon proseguimento di giornata e soprattutto tante meravigliose letture in cui immergervi.
Alla prossima! 👋
- Emme
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