Recensione | "Bellezza Crudele"


Buongiorno lettori! 👋
Questa settimana sono stata completamente assorbita da una lettura in collaborazione piuttosto corposa. Infatti sono felice di essermi lasciata in sospeso la recensione di un libro letto non molto tempo fa e che mi ha colpito nel bene e nel male quasi in egual misura.
L'articolo di oggi sarà infatti dedicato ad un altro retelling (ultimamente sono davvero ossessionata e ne sto cercando altri da inserire nella mia wishlist!) dalle caratteristiche davvero particolari: “Bellezza crudele” di Rosamund Hodge.
Il libro è un po' vecchiotto ma era da tempo che mi incuriosiva e una volta trovato in scambio non ho potuto non approfittarne!
Ne sono rimasta delusa? Continuerò la serie?
Lascio a voi la ricerca della risposta.
Intanto vi invito alla scheda informazioni:




Titolo: Bellezza Crudele
Autore: Rosamund Hodge
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Prezzo: 9,90 
Edizione: Rigida
Anno di pubblicazione: 2015
Numero di pagine: 275















Il destino di Nyx è stato scelto per lei prima ancora che venisse al mondo: sposerà il Signor Gentile, il principe dei demoni, che ha costretto il suo Paese alla paura del buio e ad un'esistenza priva di cielo, e lo ucciderà salvando il suo popolo anche se a discapito della sua stessa vita.
Nyx, però, non è l'eroina senza macchia che tutti vorrebbero che fosse: è bugiarda, invidiosa, persino meschina.
E l'unico in grado di capire, e forse persino amare, la sua crudeltà non è altri che la creatura che più di tutti lei vorrebbe uccidere.



“La notte in cui il Signor Gentile distrusse la dinastia dei re, egli separò Arcadia dal resto del mondo. Non possiamo più vedere il cielo azzurro che è il volto del Padre Urano; la nostra terra non è più unita alle ossa della Madre Gaia.
Ora c'è solo una cupola di pergamena, sopra di noi, adornata dall'imitazione dipinta del vero sole. Sopra e sotto di noi c'è soltanto il vuoto. In ogni ombra, i demoni ci aspettano, mille volte più comuni di prima. E se gli dei possono ancora sentirci, non concedono più alle donne il dono della profezia in loro nome come sibille, né hanno mai risposto alle nostre preghiere.”


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Bellezza crudele” mi aveva attratta fin da subito per una sola premessa: l'incontro di una fiaba classica come “La Bella e la Bestia” con la mitologia greca. Sembrava proprio pane per i miei denti!
Devo ammettere che, nonostante i dubbi iniziali, effettivamente questa combinazione ha funzionato benissimo dall'inizio alla fine della storia.
Ho apprezzato i riferimenti alle varie divinità ma soprattutto la scelta di inserire riti sacri e leggende dell'Antica Grecia che si sono adattate perfettamente alle scoperte che Nyx ha affrontato durante la sua avventura nella dimora del Signor Gentile.
Come in ogni retelling, era normale aspettarsi alcune situazioni e persino qualche cliché ma non è stato questo ad infastidirmi di più durante la lettura.
L'elemento peggiore di tutto il libro è stato, a mio parere, proprio la protagonista il cui carattere e umore cambiavano ogni 2x3.
Apprezzavo il suo lato più oscuro (non solo perché sono stanca di leggere di protagoniste perfette sotto ogni punto di vista ma anche perché era ragionevole un certo tipo di reazione dopo esser sempre stata considerata la numero due della famiglia, quella che valeva la pena sacrificare tra le fauci dei demoni) ma le situazioni in cui questo suo aspetto veniva fuori mi sono spesso risultate ridondanti e/o assurde.
Non sono riuscita a capire molte delle reazioni di Nyx, fin dai primissimi capitoli dove già dall'incontro con il Signor Gentile aveva dimenticato tutto ciò che per diciassette anni le era stato insegnato per ottenere la fiducia del marito.
Nonostante non abbia apprezzato in generale nessun personaggio, è stata proprio la protagonista a deludermi di più perché incoerente con la sua missione e con sé stessa.
È per questo motivo che non sono riuscita ad apprezzare né il suo rapporto con Shade, l'ombra del Signor Gentile, (troppo precipitoso ed infantile) né quello con il marito (estremamente volubile e conflittuale).
Non nego il mio shock durante alcune scene, specialmente per quanto riguarda la relazione tra i due sposi, che mi hanno lasciata confusa ed arrabbiata.
Alcune scelte di Nyx, alcune sue reazioni, erano davvero incomprensibili ed inaccettabili tanto da risultare irrealistiche nelle circostanze che ci troviamo a dover leggere.
Per quanto riguarda la storia in sé, togliendo il fattore retelling, ho spesso provato una sensazione di deja-vu. Alcune situazioni mi risultavano troppo familiari e per tutta la lettura non riuscivo a non pensare di aver già letto/visto molti degli episodi narrati dall'autrice.
Ancora oggi non riesco a comprendere se fosse stata solo una sensazione o meno ma sicuramente non è stato bello essere accompagnati da questo pensiero fisso pagina dopo pagina.
Non a caso, infatti, mi è risultato tutt'altro che difficile intuire, anche dopo pochissime pagine, quelli che avrebbero dovuto essere i cliffhangers fondamentali dell'intero libro.
Che sia stato un caso? O forse solo un sinonimo di scarsa originalità?
Leggendo “Bellezza crudele”, però, non posso dire di aver disprezzato ogni suo aspetto. Mi sono piaciute molto le ambientazioni ed in special modo il meccanismo labirintico del castello che mutava e si faceva scoprire piano piano, rivelando sorprese più o meno apprezzate.
In qualche modo mi ha ricordato persino “Il castello errante di Howl” dello Studio Ghibli!
I fattori positivi, però, non sono stati abbastanza per cambiare le sorti del mio voto finale che raggiunge a malapena le 2,5/5 ⭐. Sono state troppe le dimenticanze in vista di un amore che tutti si sarebbero aspettati!
Bellezza crudele” aveva delle ottime basi ma ci si sarebbe dovuto lavorare un po' di più, soprattutto dal punto di vista dei personaggi.



Grafica: 3,5/5 ⭐. In generale le grafiche di questa casa editrice non sono proprio le mie preferite. La cover, però, è uguale a quella originale e quindi meritava un punticino di più!
Prezzo: 5/5 ⭐.
Traduzione: 4,5/5⭐. Ho trovato qualche piccolo errore ma in generale ho visto libri di questa casa editrice tradotti molto peggio. La lettura è risultata scorrevole nonostante tutto!




È stata una mezza delusione, quindi, la lettura di “Bellezza crudele” ma con i retelling a volte può capitare. È difficile sapere dove fermarsi quando si stanno riprendendo degli elementi da storie già molto conosciute e dove, invece, aggiungere il proprio tocco senza perdere la magia e la familiarità del racconto originale!
Nonostante tutto, però, il mio periodo retelling non si conclude qui, anzi. Ho già in mente qualche titolo che vorrei leggere durante l'estate!
Voi ne conoscete qualcuno di carino? Quali mi consigliereste?
Aspetto con ansia le vostre risposte qui ma anche su instagram (dove mi trovate come @365_livesofbooks).
Detto tutto ciò che volevo dirvi, vi auguro tante splendide letture e mi auguro che questa recensione vi sia piaciuta o che vi abbia quantomeno aperto gli occhi riguardo “Bellezza crudele”!
Buona domenica a tutti voi ❤



-Emme

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