LIVE ACTION | Cosa ne penso di "Aladdin"? 🧞‍♂️


Buon pomeriggio e benvenuti, o bentornati, a voi tutti viandanti approdati su questo articolo!
Torno dopo una settimana piuttosto intensa dove sono stata lontana da casa e dai social (un po' di riposo dal cellulare non fa mai male, dopotutto!) e questo è il mio primissimo post dopo il viaggio.
Devo riprenderci un po' la mano!
Ma passiamo subito all'argomento di oggi: un tema piuttosto scottante della settimana scorsa è stato l'arrivo al cinema del live action di “Aladdin” tratto dalla pellicola Disney del 1992.
Come sempre, sono state due le voci a contrapporsi: da una parte chi odia a prescindere ogni rivisitazione dei classici mentre dall'altra chi è emozionato (nel bene e nel male) all'idea di rivedere le storie che tanto hanno amato sul grande schermo.
Fin dai primissimi live action io mi sono trovata in questo secondo gruppo, sempre dell'idea di non poter giudicare qualcosa prima ancora di averlo visto.
Ma sono ancora della stessa idea?
Come ormai avrete imparato a sapere, “Aladdin” è sempre stato il mio film d'animazione preferito quindi come potevo esimermi dal dirvi la mia?
Dopo giorni di intensa riflessione, ecco a voi la recensione ufficiale della vostra Emme!







Il film originale Disney, uscito nelle sale nel 1992, riprende le iconiche novelle de “Le mille e una notte” e ha per protagonista il giovane ladruncolo Aladdin il quale deve lottare ogni giorno per guadagnarsi anche un misero tozzo di pane.
Un giorno, durante una delle sue scorribande, il ladro fa la conoscenza di una splendida ragazza la quale, spiega, è in fuga dalla sua famiglia. Quest'ultima si rivelerà essere niente meno che la principessa Jasmine, scappata da palazzo per sfuggire ad un matrimonio combinato.
Dopo esser stati divisi da circostanze controverse, Aladdin raggiunge la Caverna delle Meraviglie la quale nasconde al suo interno una misteriosa lampada dai poteri magici.
Questo non sarà che l'inizio di una magica e divertente avventura, dalle atmosfere esotiche e dalla morale quanto mai attuale: in un mondo di apparenze, è quello che c'è all'interno di tutti noi che conta davvero!








Anche la più recente pellicola del 2019 propone quanto detto come trama di base ma all'interno della storia sono stati aggiunti elementi che “completano” il quadro originale, confermando persino alcune teorie che giravano sul suo conto ormai da anni.
Devo essere sincera a riguardo e posso dirvi con molta tranquillità di aver apprezzato all'incirca tutte le aggiunte inserite in questo live action.
Mi sono piaciute molto le scene aggiuntive tra Aladdin (Mena Massoud) e la principessa perché, a differenza del cartone originale dove effettivamente i due si erano incontrati solo una volta, queste nuove parti rendono più credibile l'attrazione ed il sentimento trai due personaggi.
L'unica grande delusione, per quanto mi riguarda, è stata la storyline di Jafar (Marwan Kenzari).
In generale non sono mai stata convinta dell'attore scelto per interpretare il Gran Visir ed antagonista della storia ma secondo me hanno fatto proprio un disastro con il suo personaggio.
Durante il film, scopriamo che in realtà Jafar è stato un abile ladro il quale, consumato dalla cupidigia, è riuscito a scalare i ranghi della società fino a diventare uno dei volti più influenti di Agrabah.
Uno dei suoi obiettivi principali è quello di muover guerra al Paese natio della defunta moglie del sultano. Ma perché?
A mio avviso questo è uno degli elementi che è stato spiegato peggio.
Capisco l'importanza di voler dare un passato ai vari personaggi ma se proprio volete farlo date loro almeno un motivo sensato e non così banale!
Andando oltre, ho adorato, invece, il personaggio di Dalia (interpretata da Nasim Pedrad), l'ancella della principessa, che a parer mio ci permette di avere una visione più completa sulla psicologia di Jasmine (Naomi Scott) la quale assume un ruolo tutto nuovo all'interno della storia.
Il live-action ci spiega, infatti, che la giovane è stata segregata a palazzo dopo la morte della madre la quale era stata una sovrana molto amata ed apprezzata dal popolo. Anche per questo Jasmine non può e non riesce ad adattarsi alla legge che la vorrebbe sposata non per amore ma bensì per pura strategia politica. Una volta che la sua mano sarà concessa ad un principe, infatti, lei non avrà più alcun potere deliberativo su Agrabah e ciò metterebbe in serio pericolo il suo popolo.
Chi meglio di lei potrebbe prendere le sorti del regno e guidarlo con amore e saggezza?
Sono molto contenta del suo nuovo ruolo rivestito in “Aladdin” perché per la prima volta vediamo il percorso di questo personaggio femminile (e secondario, non dimentichiamocelo!) verso una posizione di potere importante e decisionale. Jasmine ha finalmente una voce propria (che va al di là del semplice rapporto sentimentale con Aladdin) e che ha importanza nel mondo.
L'ho trovato un messaggio bellissimo da lanciare non solo per le ragazzine più giovani ma anche per tutti coloro che rimangono in silenzio non credendo appieno al proprio pensiero!
In questo live-action, inoltre, viene dedicato a Jasmine un intero singolo, “Speechless”, il quale è diventato in assoluto non solo il mio pezzo preferito del film ma in generale è entrato a pieni voti nella mia classifica top10 delle canzoni Disney.
Di seguito, parte del testo italiano cantato dalla finalista della dodicesima edizione di X Factor Naomi Rivieccio:



“Mi hanno cresciuta in modo ch'io fossi
lì al mio posto e zitta.
Ed è prima che io nascessi
che questa storia è scritta.
Lo sai, se accetti non hai scampo.
E tu non potrai umiliarmi così mai più.
Io voglio urlare
forte come il mare
e tu non mi puoi fermare
questa voce nessuno la spegne”



Non so voi ma io ho in loop la versione originale da almeno una settimana!











Ed ora passiamo ad un tasto dolente: le canzoni.
So che oltre a me ci sono tantissime persone cresciute con i film della Disney, che sanno a memoria i testi di tutte le canzoni e che quindi possono capire il mio disagio quando, canticchiando per conto mio in mezzo alla sala strapiena, mi sono trovata di fronte ad un testo che non conoscevo.
Certo, c'era da aspettarselo ma in questo live-action ci sono state più modifiche di quante me ne aspettassi.
Avevo letto già in qualche articolo che le canzoni avrebbero avuto un ritmo più “moderno” (cosa comprensibile ed accettabile date anche le abilità di Will Smith come rapper) ed ora più che mai (dopo averle ascoltate tutte in lingua originale ed essermi accertata dell'affidabilità dei testi) sono convinta che questo azzardo poteva risultare fattibile solo in lingua inglese.
C'è stato un tentativo da parte dei doppiatori italiani di mantenere quanto più fedele possibile il testo delle canzoni ma a mio avviso si è creato solo un gran macello.
Non è stata colpa loro, certo, ma in alcune situazioni sono andati proprio a complicarsi la vita da soli!
In generale, se proprio devo dirla tutta, non ho trovato convincente l'intero doppiaggio (cantato e parlato) ed è forse la prima volta in assoluto che mi accade con un film della Disney.
Inoltre come potrei mai accettare il ritorno di Gigi Proietti non come Genio ma bensì come Sultano? Avrei preferito mille volte non averlo proprio nel film, a questo punto!
Il mio cuore era, ed è ancora, in pezzi!
Tornando alle soundtracks, però, posso dire di aver apprezzato molto, però, la colonna sonora interpretata da Zayn e Zhavia Ward ed in generale anche tutte le musiche di Alan Menken (già autore del film d'animazione originale) che sono state in grado di trascinarmi senza il minimo sforzo all'interno della meravigliosa e pittoresca Agrabah!









Prima di passare ad un altro elemento ostico, volevo rispondere a quella domanda che tutti, guardando il trailer, si saranno posti: come sarà Will Smith come Genio?
Sia in lingua originale che in italiano, siamo stati abituati alle meravigliose ed iconiche interpretazioni di Robin Williams e Gigi Proietti quindi permettetemi di dire che difficilmente sarebbe stato possibile superarli.
Sono stata molto contenta del fatto che non ci sia mai stata competizione con l'interprete originale ma che fin da subito si sia, invece, voluto creare un personaggio che rendesse Williams fiero.
E secondo me, nonostante le notevoli modifiche sul suo personaggio, Will Smith ci è riuscito, donandoci una versione sì diversa del Genio ma che ha mantenuto intatto l'umorismo, la dolcezza e l'umanità di uno dei volti più amati della storia della Disney!











Incredibilmente, a lasciarmi più dubbi è stata proprio la regia di questo adattamento.
Nonostante abbia trovato splendidi i colori, le atmosfere ed il modo in cui gli attori si muovevano all'interno dei diversi scenari, il lavoro di Guy Ritchie mi ha fatto a tratti storcere il naso.
Per tutto il film ho avuto la sensazione che ci fossero dei tagli, minuscole scene di passaggio che avrebbero reso più lineare alcuni passaggi da una scena all'altra.



A proposito: solo io e la mia amica non abbiamo notato la scena di Jasmine sotto la cascata di petali? Amavo quella scena nel trailer e mi sembra assurdo non averla vista per distrazione! Che sia stata tagliata per qualche motivo?



Ma ritorniamo a noi...
A lasciarmi piuttosto sconcertata è stata la computer grafica. L'ho trovata un po' troppo invadente e visibile, non so se mi spiego!
Mentre in altri live action (come "la Bella e la Bestia", ad esempio) non notavo in maniera così pesante gli effetti speciali, in “Aladdin” faticavo seriamente a non percepire lo stacco tra la nostra realtà e quella creata dal computer.
Giustificherei il tutto dicendo che, graficamente parlando, “Aladdin” è un film molto più complesso rispetto a quelli usciti precedentemente (mi riferisco alle cascate di lava nella Caverna delle Meraviglie, l'intera coreografia di “Un amico come me” o il Genio stesso, la magia sfruttata da Jafar ecc) ma ciò nonostante non posso non mettere nero su bianco il mio disappunto.
Mentre a tratti rimanevo incantata dai colori e dalle atmosfere esotiche, dall'altra mi trovo a pensare “mmh, okay, carino ma magari un po' too much”.
Avrei evitato, ad esempio, il mutamento del viso e degli occhi di Jafar quando sfruttava la magia dello scettro oppure anche tutti quegli slow motion che ho trovato orrendi e spesso ingiustificati.
Per quanto riguarda la scelta di unire la cultura araba a quella indiana (che, ci tengo a precisarlo, hanno ben poco in comune) ho poco da dire: graficamente parlando l'ho trovata splendida (i colori, le musiche, gli abiti sono gli elementi del film che più mi sono piaciuti) ma le motivazioni di cui hanno parlato (come della non precisa localizzazione di Agrabah o della cultura mista di Jasmine (pare infatti che sua madre fosse della parte Sud dell'Asia)) sono piuttosto debolucce.
Posso capire le critiche su questo fronte, quindi, ma penso che il film sia stato lo stesso molto godibile!









E quindi vi ho detto tutto!
Sono rimasta molto contenta dell'interpretazione di Mena e Naomi e ho trovato fondamentali i personaggi di Genio e Dalia per ritrovare un po' di quella spensieratezza ed allegria tipica della pellicola originale.
Nonostante non abbia apprezzato molto il doppiaggio italiano, penso che in generale questo adattamento abbia reso giustizia al film del '92 e sicuramente lo riguarderò presto anche in lingua originale per confermare le mie teorie sui tagli e sulle canzoni!
Non penso che “Aladdin” sia stato il miglior live action Disney portato fino adesso al cinema ma è sicuramente quello che mi ha colpito di più per il messaggio e per la recitazione (escludendo Jafar): Mena è stato adorabile e perfettamente credibile in ogni sua espressione, Will è stato esilarante e Naomi è una forza della natura. Sono stati un trio meraviglioso e non vedo l'ora di riscoprirli anche con le loro vere voci!
Come voto complessivo, ho deciso di dare a questo live action 7,5/10 ⭐. Avrei voluto dargli 8 ma voglio prima guardarlo in lingua originale prima di fare questo grande passo!
Inoltre non posso essere troppo buona. Mi si è spezzato letteralmente il cuore quando hanno eliminato la mia frase preferita dell'intero film!
Appena riuscirò a riguardarlo, comunque, vi darò il mio voto definitivo ma comunque in generale sono stata piuttosto contenta del risultato finale.









Spero di essere riuscita a spiegarvi al meglio tutte le mie opinioni a riguardo.
Ora posso tirare un respiro di sollievo. Era da giorni che volevo parlarvene in maniera approfondita!
Se qualcuno di voi ha già visto questo film e vuole lasciarmi un commentino sarò super felice di riaprire il discorso anche con voi. Che sia qui sul blog oppure su instagram (mi trovate come @365_livesofbooks), sarò sempre pronta per parlarvi di quella che è sempre stata la favola del mio cuore!
Mi auguro di aver convinto anche i più negativi di voi ad andare al cinema per dare un'opportunità ad “Aladdin”.
Merita sicuramente una chance! 🙆‍♀️




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