Recensione "Per dieci minuti"



Buon pomeriggio lettori della domenica!
Se venite dal mio profilo instagram (@365_livesofbooks) saprete che per un'intera settimana non ho postato nulla.
Nonostante il brutto tempo, sto tentando qualcosa di nuovo, sono alla ricerca dell'ispirazione e spero di riuscire a tornare quanto prima su IG in maniera regolare.
Quest'aria di novità tutta primaverile mi sembrava perfetta anche per raccontarvi una delle mie ultime letture: “Per dieci minuti” di Chiara Gamberale che, a mio parere, si è dimostrato un perfetto libro per questa stagione!
Non vedo l'ora di dirvi di più quindi partiamo!
Come sempre, prima di tutto la scheda informazioni:








Titolo:
Per dieci minuti 
Autore: Chiara Gamberale 
Casa Editrice: Feltrinelli 
Prezzo: 9,00 
Edizione: Flessibile 
Anno di pubblicazione: 2015 
Numero di pagine: 187















Da quando suo marito l'ha lasciata, Chiara vive in un buco nero.
Tutto ciò che era la sua routine semplicemente non esiste più e neppure la scrittura, amica e consolatrice, sembra capace di sanare quel vuoto che la sta inghiottendo un pezzo alla volta.
E così Chiara decide che è arrivato il momento di mettersi in gioco: ogni giorno, per un mese intero, dovrà fare qualcosa di nuovo per dieci minuti, reinventandosi, accogliendo verità di sé stessa e del mondo che la circonda che fino a quel momento non aveva mai neppure osato immaginare.





“Ma sì, sì. Eccola.
Mi appare: la vita.
Che scorre, semplicemente.
Lungo questa stradina di Delft. Scorre. Per le due donne, per i bambini.
Per tutti.
Implacabile.
Sempre uguale.
Implacabile perché sempre uguale.
Perché sempre uguale, a tratti bellissima. ”



E così inizia questa recensione.
Parto dal presupposto che non mi ero affatto documentata sulla storia dietro questo libro.
Avevo trovato semplicemente carina la trama di “Per dieci minuti”, una storia semplice da cui non mi aspettavo molto ma che al tempo stesso trovavo affascinante, in grado di dare tanto a chi prendeva in mano il libro oppure semplicemente di lasciare la sensazione di una lettura tranquilla.
Non avevo mai letto nulla della Gamberale, anche se più di una volta ho provato il desiderio di acquistare altre sue opere.
Questo è, secondo me, un modo perfetto per approcciarsi all'autrice perché permette di insinuarsi nella sua mente, nella sua sensibilità.
Infatti, “Per dieci minuti” appare come il diario di un solo mese e al tempo stesso di una vita intera in cui, capitolo dopo capitolo, dieci minuti per volta, Chiara spiega il modo in cui è tornata a vivere dopo la disfatta di un amore che per lei era il centro del suo universo.
Lei, che da sempre è stata nemica giurata dei fornelli, si cimenta in ricette mai tentate, oppure balla l'hip-hop, impara a guidare, chiede per la prima volta a sua madre come sta.
Non mi aspettavo grandi azioni e vi invito a fare lo stesso: non immaginatevi la scalata dell'Everest, nuotare con le balene oppure l'assunzione di droghe pesanti. In caso contrario, rimarrete delusi.
Chiara Gamberale ci fa capire fin da subito che sono le azioni più piccole, i passi apparentemente più insignificanti, ad introdurci nelle realtà più insolite e alle scelte più impensabili che ci permettono di ricominciare da capo: provare uno smalto dal colore insolito, camminare al contrario, provare l'uncinetto, festeggiare il Natale.
In maniera semplice e diretta, la Gamberale ci racconta quanto il cambiamento possa essere spaventoso ma anche necessario e, soprattutto, possibile.
Dopo la lettura del libro e dopo essermi fatta, quindi, una mia idea, sono rimasta molto incuriosita dalle recensioni che mi sono capitate davanti.
Commenti che definivano questa lettura “banale”, “vuota”, “sempliciotta”.
Mi sono domandata cosa intendessero davvero per “libro ricco” o “coraggioso” o “completo”.
A parer mio, “Per dieci minuti” è un libro sincero che non aveva bisogno di ulteriori descrizioni, di scenari mozzafiato, di fronzoli, citazioni poetiche, inimmaginabili plot twist.
E questa, per me, è una grande dimostrazione di coraggio.
Credo che sia un libro da prendere per quel che è, senza farsi troppe aspettative, senza cercare né più e né meno di quel che è in realtà . Questo perché, a differenza di altri libri e di altri generi, non è possibile giudicare i personaggi, la narrazione (in quanto si tratta di brevi pagine di diario) o lo sviluppo di una trama. Non possiamo attaccarci ai classici elementi che possono piacerci o meno durante la lettura. 
Per dieci minuti” è semplicemente un agglomerato di esperienze che si fondono in una sola, quella della vita. E il tutto ci viene narrato nella maniera più naturale possibile.
Per me è stato come ascoltare il resoconto di un'amica, con le soddisfazioni ma anche con le sue debolezze.
Sembrerà folle (anche perché chi mi conosce sa che questo non è il mio “genere”) ma ho deciso di dargli 5/5 ⭐. Non sono riuscita a trovargli un solo difetto ma, anzi, è stato il libro stesso a farmi sentire, spesso, dal lato del torto e non mi era mai capitato prima.
Ho trovato l'esperienza di Chiara completa e l'idea del gioco davvero affascinante.
Da provare!



Grafica: 5/5⭐ . Semplice, d'impatto. Una storia vera che non ha bisogno di fronzoli inutili.
Prezzo: 5/5 ⭐.




E così si conclude questa recensione. 
“Per dieci minuti” è un libro molto breve, di cui non potevo dirvi troppo ma che è stata in grado di darmi tanto e, soprattutto, di farmi venir voglia di buttarmi in esperienze nuove, mai tentate prima! 
Non è sicuramente il libro più bello del mondo ma non posso non ammettere di essere rimasta toccata dall'esperienza di Chiara (nel bene e nel male).
Se cercate un libro leggero ma al tempo stesso ricco, sono certa che questo libro faccia per voi!
Vi farà ridere, forse piangere. Sicuramente vi farà riflettere.
Fatemi sapere se conoscete la Gamberale o se avete già letto altro della sua penna!
Io sinceramente penso che prenderò presto qualcos'altro di questa autrice perché il suo coraggio di raccontarsi (specialmente nel difetto) mi ha davvero sorpresa.
Detto ciò, vi auguro un buon proseguimento di giornata ed ovviamente tante splendide letture!

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