Recensione di "King of scars"


!!!ATTENZIONE!!!
Questa recensione conterrà spoiler per tutti coloro che non hanno ancora letto la Grisha Trilogy (“Shadow and bone”, “Siege and storm” e “Ruin and rising”) e la duologia composta da “Six of crows”e “Crooked Kingdom”.
Non a caso il mio consiglio per gli incerti è questo: leggete tutta la saga secondo l'ordine di pubblicazione dei libri. Nella duologia troviamo, infatti, elementi (come personaggi e riferimenti storici) che provengono dalla prima trilogia e “King of Scars” contiene elementi di entrambe le storie.
!!!ATTENZIONE!!!




Buon pomeriggio lettori e buona domenica!
Com'è andata la vostra settimana e come stanno procedendo le vostre letture di febbraio?
Anche voi vi sentite vittime del mese più corto dell'anno?
Le letture più sostanziose del mese, per quanto mi riguarda, sono state sicuramente quelle in lingua originale.
Una di queste la conoscete già e si tratta di “Crooked Kingdom” di cui vi ho parlato all'inizio del mese qui sul blog, l'altra, invece, è la protagonista della recensione di oggi: si tratta ovviamente di “King of Scars”, primo libro di una nuova duologia dedicata al personaggio di Nikolai Lantsov (e molti altri!).
Visto che ho tante cose di cui parlarvi, ho deciso di inserire nuovamente lo “sportello spoiler” che verrà assolutamente segnato in modo che chi non ha ancora letto il libro possa salvarsi da quello che sto per dire!
Come sempre, però, iniziamo con la scheda informazioni :





Titolo: King of scars 
Autrice: Leigh Bardugo 
Casa editrice: Orion 
Prezzo: £ 14,99 
Edizione: Rigida 
Anno di pubblicazione: 2019 
Numero di pagine: 511 
















Sono passati tre anni da quando la guerra civile ha rivoluzionato dall'interno Ravka, tre anni da quando Alina ha ucciso il Darkling ed il suo mare di mostri perdendo, così facendo, il suo potere.
Dopo aver ristabilito la situazione interna, è arrivato il momento per Nikolai, ora re, di salvare il suo tanto amato Paese anche dall'esterno, compiendo viaggi e trattative in modo da proteggere Ravka da una guerra da cui non potrebbe che uscirne distrutta.
Più di un problema, però, sembra ostacolare la tanto desiderata pace del suo regno: ai debiti e alla minaccia rappresentata dello jurda parem (la potente droga in grado di amplificare e modificare totalmente le abilità dei Grisha), infatti, viene ad aggiungersi anche la preoccupante nascita di un nuovo culto rivolto allo “Starless Saint”, il Darkling.
All'accadere di nuovi ed inspiegabili miracoli (i quali sembrerebbero tutti riconducibili al terribile Grisha in grado di controllare l'oscurità) anche il mostro all'interno di Nikolai, fino a quel momento assopito, inizia a risvegliarsi e la sua presenza diventa talmente insostenibile da costringere il giovane sovrano e la comandante della sua armata, la splendida e terribile Zoya, ad intraprendere un vero e proprio pellegrinaggio alla ricerca di una possibile cura.
Intanto, fuori dalle porte di Ravka, Nina Zenik ha raggiunto Fjerda con l'obiettivo di salvare più Grisha possibili dalla terribile sorte riservata alla sua gente per via di un governo chiuso nella paura del diverso. Ma i piani cambieranno quando, grazie ad i suoi nuovi poteri, la giovane Grisha scoprirà qualcosa di terribile accaduto proprio nella città che le ha dato rifugio...







“Most of us can hide our greatest hurts and longings. It's how we survive each day. We pretend the pain isn't there, that we are made of scars instead of wounds”









Ho letteralmente divorato “King of scars”.
È giusto che questa sia la prima informazione che io vi dia riguardo il primo libro di questa duologia che so già che mi farà soffrire tantissimo.
Devo ammettere che, rispetto alle altre due storie, ho trovato quella di Nikolai quella con “più difetti”, quella che mi ha colpito di meno ma che, nonostante tutto è riuscita a catturarmi specialmente per quanto riguarda l'evoluzione di alcuni personaggi nel corso dell'intera vicenda.
Apprezzo molto il modo che ha la Bardugo di raccontare i suoi personaggi, l'uso frequente dei flashback che non sono qualcosa di a sé stante ma che si mescolano perfettamente con i pensieri presenti dei protagonisti.
In questo libro, infatti, sono riuscita ad apprezzare anche personaggi che negli altri volumi non avevo proprio considerato o che, in generale, non mi risultavano neppure simpatici: in particolare sto parlando di Zoya la cui storyline mi ha davvero rapito il cuore così come l'intera evoluzione del suo personaggio e del suo carattere!
Il suo è, infatti, uno dei POV principali di “King of scars” insieme a quello di Nikolai e di Nina e, tra i tre, è stato sicuramente il punto di vista che mi ha intrigato di più nonostante le sue vicende coincidessero comunque con quelle del re presso cui presta servizio.
Per quanto riguarda le trame, le ho trovato entrambe molto interessanti, anche quella di Nina che molti hanno criticato come “noiosa”.
Avendo anche letto da pochissimo “Crooked Kingdom”, io puntavo moltissimo sulla sua presenza in questo libro ma ammetto che, alla fine della lettura, ho pensato più volte che mi sarebbe piaciuto un intero romanzo a parte su di lei perché ho spesso trovato la sua trama troppo distaccata da quella di Nikolai ed il suo Triumvirato.
In generale, però, ho trovato il proseguo della sua storia molto interessante e le vicende in cui si è venuta a trovare molto inquietanti e “claustrofobiche”.
Per quanto riguarda il re e la sua comandante, invece, ho avuto qualche difficoltà in più per quanto riguarda la trama: ho trovato splendida la prima parte mentre la seconda l'ho trovata un po' troppo fantasiosa**, una scelta rivoluzionaria che però non ho trovato bella o intelligente quanto le risoluzioni presenti negli altri libri del mondo dei Grisha.
Anche a livello sentimentale, inoltre, ho trovato questo libro molto inferiore rispetto agli altri (anche se una scena di Nina mi ha letteralmente spezzato il cuore. Ho pianto per un'ora almeno).
Il finale**, lo ammetto, ha risollevato molto la mia votazione ma ancora oggi continuo a chiedermi: era davvero necessaria una scelta di questo tipo?
Detto ciò, ho deciso di lasciare a “King of scars” un voto di 4/5 🌟. Ho trovato si alcuni difetti, non tutte le scelte dell'autrice mi sono sembrate delle migliori, ma non riesco a pensare di mettere un voto più basso di questo perché senza alcun dubbio posso dire che, nonostante non sia stata, a mio parere, all'altezza delle altre due storie, quello dedicato a Nikolai è stato un bel libro che mi ha incuriosita, che mi ha fatto ridere, teorizzare e anche versare qualche lacrimuccia!
Punto molto sul secondo volume, a questo punto!





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** Non ho apprezzato particolarmente la scoperta di un mondo “aldilà del “the Fold”, questa terra sterile, vuota, abitata da alcuni dei Santi le cui storie abbiamo sentito spesso nominare all'interno degli altri volumi di questa saga. Non capisco la scelta di voler spiegare la nascita del potere dei Grisha o comunque il desiderio dell'autrice di “aggiustare” in qualche modo la visione che avevamo di questi Santi. E poi perché far comparire solo quei tre e non tutti? Se il potere dei Grisha proviene tutta dalla stessa fonte, se così si può dire, perché non condannare tutti?
** Anche per quanto riguarda il finale ho avuto qualche perplessità. Quest'ultimo è sicuramente una bomba ad orologeria: la scoperta di una nuova forza e potenza da parte di Zoya, la presenza del mostro ancora radicata in Nikolai e soprattutto il ritorno del Darkling è sicuramente qualcosa di sconvolgente. Ma se da una parte questa cosa mi elettrizza e mi fa porre duemila domande riguardo al seguito (soprattutto la più gettonata è questa: se “il simile chiama il suo simile” questo vuol dire che tornerà anche Alina? Riuscirà a sbloccare ancora una volta il suo potere?), la scelta della Bardugo mi appare anche la più “sempliciotta”, quasi un fanservice per tutti coloro che non si erano rassegnati alla perdita di un villain meraviglioso come il Darkling.
Era davvero necessario il suo ritorno? 🤔
Io non credo proprio.




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Grafica: 5/5 🌟. Penso che, graficamente parlando, “King of scars” sia il libro più straordinario tra le edizioni dedicate alla Grishaverse e sicuramente è anche uno dei volumi più belli della mia libreria!
Prezzo: 5/5 🌟.






E questo è tutto ciò che potevo dirvi riguardo “King of scars”, con i suoi pro ed anche i suoi contro.
Fatemi sapere cosa ne avete pensato voi a riguardo ma, mi raccomando, aggiungete la scritta *SPOILER* nel caso il vostro commento possa rivelare qualcosa a chiunque non abbia ancora letto tutta la saga!
Sono davvero curiosa di sapere il vostro pensiero riguardo la bomba finale e di conoscere tutte le vostre supposizioni a riguardo!
Detto ciò, vi auguro come al solito una buona domenica e tante splendide letture 💖


-Emme

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