Recensione di "Ready Player One"



Buonasera lettori e bentornati sul mio blog!
Ormai gennaio è quasi finito (e mi pare di capire di non essere l'unica a cui è sembrato durare un'eternità!) e devo dire che sono davvero super soddisfatta delle letture che ho portato a termine.
Ben dieci! 🤩 
Non so come sia possibile ma è accaduto davvero e ne sono troppo felice!
Tra questi titoli troviamo sicuramente anche quello della recensione di oggi: “Ready Player One”, un distopico tributo agli anni Ottanta, perfetto per tutti gli amanti dei videogiochi!
Da quasi un anno è anche un film, diretto da Steven Spielberg, ed è stata proprio il trailer di questa pellicola ad incuriosirmi così tanto da cercare in lungo e in largo questo libro.
So che anche molti di voi sono interessati a questa lettura quindi non indugiamo oltre e andiamo subito alla scheda informazioni :





Titolo: Ready Player One
Autrice: Ernest Cline
Casa editrice: De Agostini
Prezzo: 17,00
Edizione: Rigida
Anno di pubblicazione: 2011
Numero di pagine: 544






È il 2045 e la Terra è, ormai, un pianeta sovrappopolato ed inquinato dove ogni fonte di energia sta per esaurirsi.
L'unica valvola di sfogo è OASIS, la realtà virtuale gratuita ideata dal genio James Halliday, dove tutto è possibile, dal vivere grandi avventure allo svolgere le azioni più semplici come andare a scuola o praticare degli sport.
Halliday ha portato, così facendo, la fiammella della speranza in un mondo in rovina, ha portato la giustizia in un mondo distrutto dall'avidità dell'uomo, ha portato le regole nel caos.
Tutto ciò fin quando, un giorno, un video-messaggio arriva a tutti gli utenti di OASIS.
Halliday è morto e ha lasciato con sé un assurdo testamento: chiunque riuscirà ad affrontare un'ultima caccia al tesoro e a trovare il suo easter egg erediterà tutte le sue fortune, OASIS compreso.
Per Wade, il nostro protagonista appassionato di videogiochi ed ossessionato da Halliday, questa appare come l'occasione perfetta per riscattarsi, per avere un futuro diverso rispetto alle cataste in cui vive con la sua insopportabile zia.
La sfida, però, risulta più dura di quanto chiunque avesse mai immaginato e non tutti, dato il premio in palio, sono pronti a combattere in maniera leale...




“Uscire di casa è un'abitudine sopravvalutata”


Avevo grandi aspettative per quanto riguarda questo libro ma, sfortunatamente, devo ammettere di essere rimasta piuttosto delusa soprattutto dal punto di vista della narrazione.
È innegabile tutto lo studio ed il lavoro dietro “Ready Player One” e ho apprezzato davvero tanto le piccole note di fondo per noi comuni mortali non appassionati degli anni Ottanta.
Attraverso queste ultime, è stato un po' più facile capire molti degli elementi che componevano OASIS e le note sono state anche in grado di incuriosirmi riguardo alcune pietre miliari del cinema e della musica di quel periodo.
Allo stesso tempo, però, ho trovato la lettura estremamente lenta, addirittura estenuante a tratti, fin troppo ricca di dettagli non indispensabili alla storia, alla creazione dell'atmosfera ed in generale del mondo virtuale e reale in cui Wade deve destreggiarsi.
Mi è stato molto difficile entrare nella storia e, soprattutto, creare un contatto con i personaggi ed in special modo con il protagonista che ho trovato spesso troppo fanatico ed infantile.
Ho avuto, inoltre, l'impressione (specialmente verso la fine del romanzo) che l'autore abbia voluto cambiare alcuni tratti del carattere di Wade ma ciò avviene in maniera troppo repentina, come se passasse da un lato all'altro senza nessuna sfumatura centrale.
Mi sarebbe piaciuto molto di più avere diversi punti di vista riguardanti altri giocatori che entreranno successivamente in contatto con Wade in modo da avere non solo più possibilità di affezionarmi a loro ma anche per avere una visione più completa sui diversi modi di approcciarsi ad OASIS.
Ho apprezzato la “forza nemica” anche se non l'ho trovata tra le più originali di cui io abbia mai letto. L'ho trovata, però, come uno specchio in grado di riflettere l'avidità che ha portato il mondo di Wade a spegnersi piano piano.
In definitiva, non sono riuscita a dare a “Ready Player One” più di 3/5 🌟.
Me ne dispiaccio molto perché penso che questo libro possa essere davvero la “guida ufficiale” per tutti gli appassionati di videogiochi ma anche per chi vuole scoprire di più riguardo alla cultura degli anni Ottanta.
Purtroppo, però, non sono riuscita ad apprezzare del tutto lo stile di Cline e soprattutto il protagonista che ha voluto presentarci.
E' stato bello, però, rivedere alcuni personaggi ed elementi di film e giochi oramai considerati "datati"!




Grafica: 5/5 🌟.
Prezzo: 5/5 🌟.
Traduzione: 5/5 🌟.





E questo è tutto ciò che potevo dirvi riguardo “Ready Player One”.
Non mi sono potuta spingere oltre per quanto riguarda la trama perché avrei rischiato di farvi spoiler piuttosto imponenti.
Quanti di voi hanno letto il libro? Oppure vi siete buttati direttamente sul film? 🎬
Nonostante le critiche, ammetto di essere piuttosto curiosa riguardo la pellicola di Spielberg!
Detto ciò, vi auguro una buona serata e, come sempre, tante meravigliose letture! 💕


-Emme

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