Recensione "A court of thorns and roses"


Buonasera lettori e buon sabato sera!
Sono felice di dirvi che il recupero delle ultime recensioni in sospeso sta procedendo magnificamente e che mi manca davvero pochissimo per completare il mio obiettivo di fine 2018.
Oggi è il turno di una lettura in inglese tra le più conosciute ed apprezzate dagli amanti dei fantasy: si tratta di “A court of thorns and roses”, bestselling di Sarah J. Maas già conosciuta in Italia per la saga de “Il trono di ghiaccio” edito dalla Mondadori.
Pur sapendo della prossima, ed ormai imminente, traduzione di questo libro nelle nostre librerie (anche se la data è ancora da definire), ho scelto di tentare ugualmente con la lettura in lingua originale ma... Cosa dovete aspettarvi da questo libro?
Dopo la scheda informazioni scoprirete tutto ciò che penso!




 Titolo: A court of thorns and roses
Autrice: Sarah J. Maas
Casa editrice: Bloomsbury
Prezzo: ₤ 7,99
Edizione: Flessibile
Anno di pubblicazione: 2015
Numero di pagine: 416









Il mondo umano è diviso da quello fatato da un invalicabile muro eppure i mortali vengono costantemente minacciati dal popolo di Prythian, dall'aspetto meraviglioso e dalle terribili abilità.
È per questo che, alla morte di sua madre, Feyre ha fatto una promessa: proteggere la sua famiglia a qualunque costo.
È diventata una cacciatrice, costretta a sopportare quotidianamente le critiche delle sorelle e non ha tempo per l'amore né tanto meno per pensare ai ragazzi, come qualsiasi giovane donna della sua età.
Durante una battuta di caccia, però, un errore imperdonabile potrebbe portarle via tutto: la sua famiglia, la sua terra, persino la sua libertà.
Il Patto tra i due mondi, però, è chiaro e le offre comunque una scelta: offrire la sua vita in sacrificio per aver rubato quella di un essere magico, oppure vivere per sempre a Prythian, rinunciando per sempre alla possibilità di superare le mura che la riporterebbero a casa.
Di fronte ad una scelta, però, è la scaltrezza e l'orgoglio di Feyre a parlare: morire vorrebbe dire rinunciare, ammettere di aver sbagliato. Vivere, invece, e fuggire da quella che sarà la sua prigione sembra improbabile ma non impossibile per una ragazza come lei. E quindi accetta.
Fin da subito, però, verità sconcertanti e pericolose iniziano ad uscire allo scoperto rendendo l'obiettivo di Feyre sempre più inarrivabile e la sua permanenza a palazzo sempre più difficile.
Rimanere viva è l'unica speranza che la sua famiglia ha per sopravvivere e Feyre sarà costretta ad accettare dei compromessi e delle inimmaginabili alleanze pur di tenerli al sicuro.
Ma quanto può valere un solo cuore umano in mezzo a centinaia di fate?
Quanto può valere una sola anima in una guerra che potrebbe spazzarli via tutti?



“Be glad of your human heart, Feyre. Pity those who don't feel anything at all”





Quella di ACOTAR è stata una lettura davvero... strana.
La prima grande spiegazione a questo aggettivo è che io non sapevo essenzialmente nulla di questo libro se non che si basava su un mondo fatato, che c'era una coppia che avevo iniziato a shippare già solo dalle fanart ed infine che questo libro avrebbe contenuto al suo interno delle scene più “mature” (cosa che mi spaventava alquanto, lo ammetto).
La seconda motivazione è che mai nella vita mi sarei aspettata che “A court of thorns and roses” fosse un retelling!
Aprano bene gli occhi durante la lettura di questa recensione tutti gli amanti di questo genere ed in special modo della storia de “La bella e la bestia” perché questo libro potrebbe risultare davvero interessante!
Date queste premesse, devo dire che ho trovato la lettura davvero scorrevole (anche se mi ci è voluto un po' per entrare nello stile dello Maas e soprattutto con la sua scelta di termini che a volte mi hanno portato su Google traduttore o su WordReference per avere dei chiarimenti) ed interessante, in grado di incollarti fin da subito alle pagine grazie soprattutto, a parer mio, della narrazione dal punto di vista di Feyre che è un personaggio davvero straordinario!
La figura della donna è cambiata notevolmente nella letteratura: da personaggio marginale, è diventata eroina, spesso partendo da una “timidezza” iniziale per poi mutare (a volte in maniera sensata ed in altre meno) in una versione più cresciuta ed indipendente. In questo periodo, molti autori stanno tentando di creare delle protagoniste forti dalla A alla Z, intelligenti e capaci di cavarsela da sole anche nelle situazioni più disperate.
È un tentativo che io apprezzo tantissimo ma che non sempre ha portato a caratterizzazioni realistiche e piacevoli.
Feyre è stata un'eccezione, un personaggio che ho amato fin dalla prima pagina per il suo essere determinata (a tratti testarda) e forte, indipendente, curiosa, creativa. Certo, non le mancano i difetti ma questi ultimi non sono che altri punti forte della caratterizzazione del suo personaggio che l'hanno resa semplicemente più umana e credibile ai miei occhi durante la lettura.
Intorno a lei, ovviamente, iniziano ad orbitare diverse altre figure, a partire dai membri della sua famiglia per poi continuare con i membri della corte in cui è stata imprigionata (come il misterioso Tamlin o l'ironico Lucien di cui voglio assolutamente scoprire di più a riguardo!), le strane creature che abitano al di fuori del palazzo, i membri delle altre corti ed i nemici della storia.
Ognuno di loro, dai meno importanti ai personaggi che incontriamo più spesso durante la lettura, hanno ricevuto un'ottima caratterizzazione (fisica e mentale) che li rendeva perfettamente riconoscibili anche solo utilizzando pochissime parole o aggettivi.
Esempio che capiranno solo chi ha letto già questo primo libro: sono letteralmente saltata alla frase “Stending before me was the most beautiful man I'd ever seen” immaginando già a chi sarebbe appartenuta questa seppur breve e scarna descrizione!
Sempre riguardo ai personaggi, ed in special modo quello di Tamlin, ammetto di aver avuto spesso delle perplessità soprattutto a partire dai capitoli 20-21 e via progredendo ma, almeno per adesso, non capisco tutto l'odio che ho sentito buttargli addosso.
Posso capire il riferimento al retelling ma io vi consiglio di cuore di non leggere questo romanzo come una copia esatta del racconto originale perché, vi avviso, non troverete niente di ciò che potreste aspettarvi.
Io ho avuto la giusta intuizione solo grazie ad alcuni dettagli (specialmente all'inizio) ma poi la storia si evolve in maniera del tutto diversa, diventa una trama a sé stante che si distacca completamente dall'idea iniziale del retelling.
Per quanto riguarda, invece, la lettura in lingua originale, io vi parlo come una lettrice ancora alle prime armi ma che ha un livello di inglese intermedio (b2).
Le mie opinioni a riguardo, a dirvi la verità, sono quelle di una persona piuttosto stupita: ero vagamente preoccupata per la difficoltà dell'inglese ma ammetto che dopo i primi capitoli “di base” la lettura è stata sempre scorrevole e difficilmente mi sono fermata per tradurre interi paragrafi incomprensibili. Ho avuto un po' di fatica solo nelle scene più d'azione ma per il resto non l'ho trovata una lettura incredibilmente complicata!
Mi è piaciuto molto lo stile di scrittura della Maas ma alcune scelte narrative non mi hanno entusiasmata particolarmente. Spesso ho avuto l'impressione che fosse tutto troppo facile ed in altri non riuscivo davvero a spiegarmi le azioni e le scelte di alcuni personaggi ma è una cosa che può capitare in un libro con un solo narratore protagonista. 
Ho apprezzato particolarmente anche le ambientazioni e le atmosfere. Spesso mi è bastato chiudere gli occhi anche solo per un attimo per poi ritrovarmi in uno degli splendidi scenari descritti dalla Maas oppure in una delle pennellate di Feyre contro la tela bianca!
ATTENZIONE: Come il retro stesso del libro avvisa, ci sono delle scene adatte ad un pubblico più maturo, scene più spinte che potrebbero disturbare dei lettori più giovani o semplicemente più sensibili.
Non è un libro porno, non vi preoccupate, ma è vero che in determinate scene l'autrice ha scelto di essere più esplicita rispetto ad altri libri che, almeno personalmente, ho letto.
Queste sono le cose principali che potevo dirvi riguardo questo libro a cui ho dato, infine, un voto finale di 4,5/5 🌟!
Mi auguro di avervi convinto a leggerlo (in italiano quando uscirà oppure in lingua originale!) perché secondo me merita una possibilità ed ha un'ottima base per migliorare anche a livello di trama! Sono curiosissima di leggere i seguiti!


Grafica: 5/5 🌟.
Prezzo: 5/5 🌟. Quanto mi gratifica leggere cose così belle e ad un prezzo così basso nonostante il numero di pagine!




Mi auguro che la recensione vi sia piaciuta e che potremmo confrontarci a riguardo qui nei commenti oppure direttamente sul mio profilo instagram (@365_livesofbooks)!
Vi auguro una buona serata, un buon fine settimana e soprattutto buona lettura! 


-Emme

















Commenti

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. La mia esperienza con la Maas è problematica, perchè Throne of Glass non mi ha conquistata, ma questo volume, accipicchia *^*
    Bello, bello, bello, condivido il tuo parere sul libro (la mia recensione) , anche se il tringolo amoroso che si prospetta e l'occasionale stupidità e ingenuità di Feyre mi fanno un po' storcere il naso... In generale, però, A Court of Mist and Fury arrivo!!
    Un abbraccio e a presto!

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