🎬Pagine su pellicola ~ Il miniaturista


Buonasera lettori e buon martedì! 🙆‍♀️
Dopo secoli, ritorno con una delle rubriche che più mi sta a cuore in quanto racchiude due delle mie più grandi passioni: i libri ed il cinema 🎬
Ho vissuto un periodo piuttosto lungo in cui i film quanto le serie tv erano passate in secondo piano rispetto ad altri interessi quindi, quando ho scoperto che esisteva una mini-serie di un libro che ho letto non molte settimane fa, ho dovuto subito cogliere la palla al balzo: oggi sono felicissima di raccontarvi de “Il miniaturista” e della sua omonima serie tv “The miniaturist” che ho entrambe inaspettatamente adorato!
Partendo, come sempre, dall'opera principale, ecco a voi la scheda informazioni del libro:



Titolo: Il miniaturista
Autrice: Jessie Burton
Casa editrice: Bompiani
Prezzo: 18,00
Edizione: Flessibile
Anno di pubblicazione: 2015
Numero di pagine: 426












Petronella Oortam è stata cresciuta con l'idea che il corpo di una donna è in grado di aprire molte porte. Ed è questo l'insegnamento che le ronza nella testa quando, accompagnata dal fedele pappagallino Peebo, bussa alla porta dell'illustre mercante Johannes Brandt per iniziare una nuova vita al suo fianco come sua sposa.
L'accoglienza che riceve, però, è molto diversa da quella che si sarebbe aspettata in principio: Marin, sua cognata, è severa ed indisponente, la cameriera volgare ed irrispettosa e suo marito, che Nella tenta di sedurre in ogni modo, la evita e la respinge in malo modo.
L'unica attenzione che le concede è quella di un dono di nozze: una perfetta miniatura della loro casa e l'invito di decorarla come più l'aggrada.
Nella si sente offesa ed affranta ma decide ugualmente di contattare l'unico miniaturista di Amsterdam.
Spedizione dopo spedizione, però, i manufatti del misterioso artigiano diventano sempre più dettagliati e spaventosi, in grado, per un motivo che Nella non riesce neppure ad immaginare, di rivelare i più infidi segreti di casa Brandt e dei suoi inquilini.





“Madame dice che l'amore è meglio quando è un fantasma che quando è reale, è meglio rincorrerlo che trovarlo”






Devo ammettere che questo libro mi ha più che stupita.
Non mi aspettavo di poter rimanere tanto incollata a quelle pagine che sapevo di un “amore non corrisposto” ma che si sono rivelate essere quelle di un vero e proprio thriller in cui la vita e la morte giocano a dadi fino all'ultimo istante.
Il miniaturista" è stato un inaspettato uragano di segreti, emozioni e plot twist in grado di sorprendere anche le menti più subdole come la mia.
Uno degli elementi più di spicco dell'intero romanzo è, a mio parere, il gruppo di personaggi che la Burton ha deciso di indagare così come i problemi ad essi legati che l'autrice ha voluto affrontare attraverso le sue parole: l'amore in tutte le sue forme, il coraggio, l'importanza della famiglia e della donna all'interno della società, la sete di ricchezza, l'ossessione.
Tutti questi elementi si rispecchiano in Nella, Otto, Cornelia, Johannes e persino nell'apparente insensibile Marin.
Mi è stato impossibile non legarmi ad ognuno di loro e lottare, pagina dopo pagina, per la loro sorte!
Questo è un aspetto a cui io, da lettrice, do sempre molta importanza perché mi permette di valutare quanto in profondità un certo autore può scavare nella mia mente e nel mio animo, quanto può lasciare il segno.
E la Burton è stata decisamente in grado di farlo: con parole semplici ed incisive è stata in grado di intrecciare mistero, ambientazioni suggestive, un twist di emozioni e situazioni pericolose e a tratti scioccanti. E tutto ciò senza lasciare in secondo piano i personaggi, vero fulcro della vicenda.
L'ho trovata un'autrice molto umana, in grado di indagare con apparente facilità la potenza ed il caos dell'animo umano.
Quella del suo romanzo è stata una lettura sorprendentemente coinvolgente alla quale non ho potuto non dare 4/5 🌟.



Grafica: 3,5/5🌟. La cover del romanzo è molto carina e cattura l'attenzione dell'autore. All'interno la grafica è molto semplice, mi sarei aspettata qualcosa in più.
Prezzo: 2/5🌟. Per un'edizione flessibile io lo trovo un po' troppo alto. 
Traduzione: 5/5🌟. Ottima, non ho avuto molte difficoltà anche quando venivano presentati termini tipici della Amsterdam di fine seicento i quali venivano poi spiegati dai personaggi stessi durante il dialogo o comunque nella narrazione. A fine romanzo, inoltre, vengono presentati dei veri e propri glossari che spiegavano non solo alcuni termini inseriti nell'opera ma anche alcuni prezzi di oggetti, cibarie e così via.







Come vi avevo precedentemente preannunciato, durante la lettura ho scoperto dell'esistenza di una mini-serie prodotta nel 2017 dalla BBC con il titolo “The miniaturist”.
Quest'ultima riprende in tre episodi gli eventi descritti nel libro e a mio parere proprio questa scelta di ridurre ad un numero assolutamente insufficiente di puntate (anche se da più di un'ora ciascuna) tutta la storia è stata il difetto più grande dell'intera serie.
Non a caso, ci sono spesso state modifiche (anche particolarmente rilevanti) che mi hanno infastidita perché non rendevano affatto giustizia al libro della Burton.
Nonostante ciò, però, ho deciso di proseguire e ne sono stata felice soprattutto perché, rispetto al romanzo in cui ci affidavamo alla sola visione di Nella, la serie tv è stata in grado di rappresentare al meglio le emozioni dei personaggi che sono risultate sicuramente più evidenti e toccanti.
Ho apprezzato davvero molto la scelta del cast malgrado non tutti rispecchiassero perfettamente la fisicità di alcuni personaggi. Questa cosa, devo dire, non mi ha mai toccato particolarmente se non in casi in cui quel determinato dettaglio fisico diventava un elemento importante all'interno del romanzo o della caratterizzazione del personaggio.
Ma andiamo oltre... Vi presento i nostri protagonisti! 





Anya Taylor Joy (Nella): l'ho trovata splendida e perfettamente a suo agio nei costumi e nei modi dell'epoca rappresentata.
Alex Hassel (Johannes): malgrado la somiglianza spiccata con Raffaello Tonon, ho trovato la sua interpretazione davvero toccante e sincera. Mi ha fatto persino venire voglia di scoprirlo in altri ruoli!
L'unica attrice che non mi ha colpito particolarmente è stata Romola Garai (Marin) che personalmente ho trovato piuttosto inespressiva. Che sia stato solo un brutto scherzo dettato dal suo ruolo? Non saprei dire, sinceramente!
In generale, devo dire che ho apprezzato particolarmente tutta la serie (modifiche più, modifiche meno) anche se spesso ho avuto la sensazione che tutto andasse un po' troppo “di corsa”. L'unica vera pecca che mi è dispiaciuta è stata, purtroppo, la quasi totale assenza delle ambientazioni. Mi sarebbe piaciuto avere una visuale più ampia della Amsterdam del tempo.
Per trama, costumi ed attori sono felice di poter dare un buon 3,5/5 🌟, penalizzato, sfortunatamente, dalla fotografia e dalla pressione della regia che, almeno per me che ho letto il libro, risultava piuttosto evidente in quell'ora di episodio.
In generale, però, mi sento di consigliarvela e così il libro da cui è tratta!




E la doppia recensione si conclude qui 📚
Mi auguro che vi sia piaciuta e di poter presto tornare da voi con questa rubrica che adoro!
Se anche voi avete letto questo libro fatemelo sapere nei commenti e se avete qualche suggerimento per un nuovo paragone sarò ben felice di leggerli!
Vi auguro una buona serata e buona lettura! ❤

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