Recensione di "Little White Lie"


Buona domenica readers! 🙆‍♀️
Questo pomeriggio vorrei portarvi una recensione molto speciale per me perché in collaborazione con una ragazza, una bookstagrammer ed un'autrice che in pochissimo tempo è riuscita ad entrare nel mio cuore e nella mia vita di tutti i giorni.
Si tratta di “Little white lie”, terzo libro di Samila Yumi Marchetti (seguitela su instagram come @yumiscrive!) che ringrazio con tutto il cuore per avermi concesso la possibilità di leggere il suo romanzo: grazie per la tua bravura, il tuo essere dolce e divertente, grazie per essere sempre te stessa e per essere mia amica.
Ma non dilunghiamoci troppo perché l'emozione è forte!
Vi lascio alla scheda informazioni:



Titolo: Little white lie 
Autrice: Samila Yumi Marchetti
Casa editrice: Amazon
Prezzo: 12,99 Edizione: Flessibile
Anno di pubblicazione: 2018
Numero di pagine: 418

















Little white lie” ha per protagonista Andromeda, detta Andy, la quale vive in una famiglia ricca ma al tempo stesso molto chiusa a livello mentale in special modo per quanto riguarda la parità dei sessi. Per questo, rispetto ai suoi fratelli, Andy è sempre stata trattata come un essere inferiore.
Malgrado ciò, la nostra protagonista non pecca di determinazione.
Il suo unico obiettivo, infatti, è quello di studiare fuori casa e di sorprendere la sua famiglia.
All'insaputa di tutti, se non della nonna Grazia, Andy riuscirà ad ottenere una borsa di studio per una scuola maschile e, fingendosi un ragazzo, inizierà a frequentare la Marple dove studiano anche i suoi fratelli.
Nonostante la sua determinazione, però, Andy sa che non sarà facile. Dovrà mettercela tutta per non farsi scoprire e per terminare l'anno come la migliore studentessa dell'istituto.
Per far sì che ciò accada, la nostra protagonista dovrà affrontare numerose, e spesso divertentissime, sfide...


“«Quel reggiseno non è mio! Glielo giuro!»
Quella indietreggiò lentamente, scrutandomi come se avessi appena affermato di avere una bomba innescata nello zaino. Calciò il reggiseno con la punta della scarpa e, dopo avermi rivolto un ultimo sguardo terrorizzato, si dileguò.
«Siamo in arrivo alla stazione di Manchester Piccadilly» proferì una voce metallica in quell'esatto istante. «Si pregano i gentili passeggeri di scendere dalla vettura con ordine». 
Splendido. Il mio ingresso a Manchester non avrebbe potuto essere più glorioso di così.”




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Voglio fare delle precisazioni che penso, e spero, vi facciano capire al meglio quello che sarà il mio giudizio finale.
Parto dal presupposto che questo libro non appartiene affatto ad una categoria di libri che sceglierei di leggere nel mio quotidiano. Devo dire che avevo un certo tipo di aspettative, più o meno precise, ma “Little white lie” ha superato di gran lunga tutto quello che, pur non avendo letto alcuna recensione a riguardo, avevo immaginato riguardo questo libro.
La storia di Andy rispecchia in parte i canoni tradizionali di una ROM-COM (romance-comedy. Ad esempio, a voler citare le più recenti, “Tutte le volte che ho scritto ti amo” oppure “Sierra Burgess è una sfigata”) come i protagonisti adolescenti che hanno un segreto, oppure la comicità semplice e l'interesse romantico atteso e al tempo stesso un po' “scontato”.
Little white lie”, però, non si riduce solo a questo. Nonostante la dose di trash presente (che, ci tengo a sottolineare, non mi è mai risultato opprimente durante la lettura), l'autrice è riuscita a spiegare attraverso l'ironia ed in maniera molto semplice argomenti forti ed importanti quali la parità dei sessi e l'emancipazione femminile.
In un contesto del genere sarebbe stato facile, da parte di Yumi, lasciarsi sfuggire la mano e far cadere tutto il romanzo in una classica storia d'amore ma l'autrice è sempre stata coerente con quello che è in realtà il vero tema del suo libro.
Andy, infatti, non sembra proprio adatta all'amore: non si fida del sesso maschile, che più volte è stato ostile ed ingiusto nei suoi riguardi, ed il sentimento non è poi ciò che cerca per sé stessa.
Lei vuole dimostrare di essere qualcuno e lo farà perché può, perché deve.
Ho apprezzato molto questa parte del carattere della protagonista: anche se spesso l'ho trovata incoerente nel suo pensiero verso i ragazzi, ho trovato Andromeda un personaggio davvero carismatico e dagli ideali davvero forti. Lei non è migliore degli altri per via del suo sesso, per la sua famiglia o per il suo denaro. Lei è la migliore perché si è sempre impegnata per raggiungere i suoi obiettivi. Nessuno le ha mai regalato nulla e solo attraverso il suo coraggio e la sua determinazione riuscirà a procedere per la sua strada.
All'interno dell'intero romanzo, ho trovato davvero bello lo sviluppo caratteriale della maggior parte dei personaggi ed in special modo la crescita dei fratelli di Andy. Oltre alla protagonista, infatti, abbiamo imparato a conoscere anche Levi e Dominic, con i loro caratteri opposti e con i diversi modi che hanno di vedere la vita ed affrontare le loro paure.
Tra i personaggi che più ho apprezzato, inoltre, non posso non citare Charlie, un ragazzone grande e grosso ma dal cuore tenero e l'animo di miele, costantemente affamato di attenzioni e di ciambelle glassate. Mi sono spesso riconosciuta nei suoi pensieri, negativamente nella sua paura di non essere mai abbastanza, nel suo timore di far sentire la propria idea ma anche nel bene, con il suo essere forte e costante nei rapporti di amicizia sinceri come quello che si verrà a creare con Andy.
Avrei voluto sapere di più riguardo ad un altro elemento che sarà fondamentale nella nuova vita della protagonista: Nicholas. Le poche nozioni che sappiamo su di lui mi hanno fatto amare il suo personaggio ma al tempo stesso ammetto di essere rimasta delusa nel non sapere di più su di lui e sul suo segreto. Mi sarebbe piaciuto un approfondimento maggiore a riguardo!
Allo stesso tempo, però, capisco l'esigenza dell'autrice di mettere in primo piano Andy e la sua famiglia e quindi il minor spazio lasciato agli altri personaggi.
La caratterizzazione dei diversi elementi ha, però, nettamente surclassato un altro elemento che solitamente trovo molto importante all'interno di un romanzo e cioè la descrizione degli ambienti principali in cui si svolge la storia.
Ammetto, però, che non è stato un elemento di cui ho sentito particolarmente la mancanza perché ho preferito vivermi di più i personaggi ed il loro sviluppo anziché il luogo in cui avveniva la loro crescita. La Marple è semplicemente un posto che ha sì valore all'interno della storia ma che accompagna solo in parte l'accrescimento personale di Andy ed i suoi compagni.
Per quanto riguarda lo stile, devo dire che non potevo aspettarmi di meglio dall'autrice: l'ho trovato davvero scorrevole (mi capitava di arrivare a leggere cento pagine in pochissimo tempo e senza nemmeno rendermene conto!) e ho riso tantissimo e non mi capitava da davvero tantissimo tempo!
Probabilmente mi sarebbe risultato un po' strano in altre circostanze.
Grazie alla conoscenza che ho sviluppato con l'autrice attraverso le stories ed i messaggi che ci siamo scambiate, invece, sono riuscita a vedere molto di Yumi all'interno del libro e non solo per quanto riguarda il modo di descrivere caratteri, personaggi e situazioni ma anche nel vocabolario utilizzato all'interno della storia.
Mi è capitato spesso di pensare “Ma chi è che parla così nel 2018?” ma poi la risposta mi sorgeva spontanea: “Yumi. È Yumi che parla così”.
Non avendo letto gli altri suoi due libri, non posso farvi un paragone ma devo dire che per questa trama e per questi personaggi ho trovato davvero adatta la scelta di inserire molto di sé stessa sia nello stile di scrittura che nei dialoghi e nei pensieri della protagonista!
Non so se sia stato proprio per lo stile di scrittura ma ho trovato la storia davvero scorrevole: Andy si ritrova a vivere delle avventure davvero divertenti, cacciandosi continuamente nei guai ed invogliando il lettore a tifare costantemente per lei.
È una protagonista alla quale è difficile non affezionarsi!
Alla fine dei conti (oltre ad essermi emozionata per la mia presenza all'interno dei ringraziamenti) ho capito fin da subito quale voto finale lasciare a “Little white lie” che si merita, a mio parere, ben 4,5/5🌟 .
Fino all'ultimo momento si è giocato il voto pieno ma ammetto che, tra le altre cose già citate, il non sapere di più riguardo a Nicholas e specialmente l'evoluzione del suo segreto mi ha davvero fatto un po' storcere il naso. Volevo sapere di più!



Grafica: 5/5 🌟. Ho apprezzato tantissimo il modo in cui è strutturato questo libro. Non è splendida solo la cover ed il retro ma ho trovato il tutto davvero ben studiato. Inoltre ho adorato l'idea di inserire una lista delle occhiate di Levi a fine romanzo. È stata un'idea davvero carinissima!
Prezzo: 5/5 🌟. Il libro è un bel mattoncino (pur essendo quattrocento pagine pesa davvero da morire e non capisco il perché!), curato nei minimi dettagli. Tredici euro li trovo un prezzo ragionevole.




E si conclude così la mia recensione di “Little white lie”.
In definitiva, lo consiglierei a chiunque stesse cercando un libro leggero (ma non privo di significato!), a chi magari si trova nel blocco del lettori e soprattutto agli amanti degli Young Adults. Secondo me questo è il libro che fa per voi!
Ringrazio ancora di cuore Yumi per avermi dato la possibilità di leggere questo libro e, così facendo, di conoscerla meglio ❤
Spero che la recensione vi sia piaciuta e che il libro vi abbia incuriositi!
Potete trovarlo su Amazon sia in versione cartacea (al prezzo di 12,99 euro) che in ebook (2,99).
Vi assicuro che non ve ne pentirete!
Vi auguro una serena domenica,

-Emme





















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