Recensione di "Children of blood and bone" | Ne vale la pena?





Buona domenica lettori! 🙆‍♀️
Come state?
Questo pomeriggio vorrei parlarvi della mia ultima lettura.
Ho deciso di boicottare la mia lista delle recensioni da recuperare essenzialmente perché il libro che recensirò oggi per voi è uscito qualche giorno fa nelle librerie italiane e volevo quindi dare il mio parere per aiutare tutti coloro che magari sono indecisi (per il prezzo o per la trama in sé) se acquistarlo o meno.
Come avrete sicuramente capito, si tratta di “Children of blood and bone”, il fantasy rivelazione di questo 2018, pubblicato il 2 ottobre dalla Rizzoli come “Figli di sangue ed ossa”.
Sono due giorni che lavoro su questa recensione che sarà molto approfondita ma ovviamente NO SPOILER per non togliervi il gusto della lettura.
Se volete farvi un'idea chiara, vi lascio alla scheda informazioni:



Titolo: Children of blood and bone / Figli di sangue ed ossa
Autrice: Tomi Adeyemi
Casa editrice: Henry Holt / Rizzoli
Prezzo: $ 10,99 / 18,00 Edizione: Flessibile / Rigida
Anno di pubblicazione: 2018
Numero di pagine: 525






Zélie vive in un mondo dove la magia è stata messa a tacere così come al silenzio sono stati costretti tutti coloro le cui abilità avrebbero potuto danneggiare il regno di Orisha ed in special modo il suo crudele sovrano.
Tra questi anche la madre della protagonista, uccisa quando quest'ultima era ancora una bambina.
Adesso, ad anni di distanza, Zélie è una giovane donna forte e dal carattere irrequieto che spesso l'ha messa nei guai di fronte alle guardie reali le quali la tengono d'occhio non solo per il suo temperamento ma anche e soprattutto per i suoi capelli bianchi, simbolo distintivo della magia che scorre nelle sue vene. Addestrata per difendersi, la ragazza sa che, senza magia, i suoi simili non potranno mai vivere in pace e con la dignità di un tempo. Ed è proprio per questo che, di fronte all'opportunità imperdibile di riportare la magia indietro, Zélie non potrà che accettare.
Che l'incontro con Amari, principessa del regno di Orisha, sia un chiaro messaggio inviatole dagli dei?
Per scoprirlo dovrà iniziare un pericoloso viaggio alla ricerca della verità e di sé stessa, un viaggio che potrebbe dare il via ad una sanguinosa ribellione in grado di cambiare per sempre le sorti del suo popolo.



“I won't let your ignorance silence my pain”




Inizio precisando che io il libro l'ho letto in inglese quindi vi chiedo perdono nel caso in cui alcune mie traduzioni non dovessero combaciare con quelle della casa editrice.
Messe le mani avanti, possiamo iniziare con la recensione vera e propria!
La prima cosa che ci tengo a dire è che ho letteralmente amato l'atmosfera creata dall'autrice ed in generale la sua scelta di riprendere molto (anche se in chiave fantasy) della cultura africana.
Orisha, come vedrete, riprende usi e costumi della nostra Africa ed è un elemento sempre presente nella lettura anche se le descrizioni (degli abiti, dei paesaggi, delle abitazioni ed anche di alcuni riti) non vengono descritte sempre in maniera del tutto approfondita in quanto l'autrice lascia molto più spazio al dinamismo della storia che scorre così in fretta da farvi quasi dimenticare di queste “mancanze”.
Ho trovato davvero bella, inoltre, la scelta di Tomi Adeyemi di creare una protagonista (ed in generale dei personaggi) in cui i ragazzi di colore possano rispecchiarsi al 100% , mentalmente ed anche fisicamente. Credo che “Children of blood and bone” sia, infatti, il primo fantasy in cui la protagonista (come la maggior parte dei personaggi) è una ragazza di colore.
Per concludere il discorso “atmosfere”, devo assolutamente citarvi la mitologia che pervade la vita dei maji (come Zélie e chiunque abbia la magia dentro di sé) e che è fortemente legata ad un “pantheon” di divinità tutte diverse tra loro ma legate ad un'unica divinità creatrice, la “Sky Mother” (letteralmente la “Madre Cielo”) la quale ha dato la vita anche agli esseri umani.
Ogni divinità ha delle caratteristiche particolari, dei poteri (come il dominio degli elementi, il potere della guarigione, l'abilità di entrare nelle menti altrui oppure un forte legame con la vita e con la morte) che hanno poi trasmesso ai maji, mettendoli, così facendo, in continuo contatto con la forza creatrice della Madre.
Ho apprezzato molto la calma con cui l'autrice ci ha presentato questo pantheon.
Noi lettori scopriamo passo passo le informazioni necessarie per conoscere e capire questa mitologia che, in caso contrario, sarebbe potuta sembrare confusa e difficile da ricordare (anche se il libro presenta una sorta di indice sui diversi maji e gli dei ad essi legati).
Ma passiamo adesso ai personaggi: nonostante Zélie ci venga presentata come protagonista assoluta di del romanzo, l'Adeyemi ci presenta il punto di vista anche di altri due personaggi ovvero la principessa Amari e il principe Inan.
Personalmente, ho apprezzato molto il lavoro svolto sulla caratterizzazione dei nostri tre narratori.
Partiamo da Zélie: fin da subito veniamo a conoscenza della sua grande forza e del suo orgoglio (entrambi derivati dalla sua famiglia e da Mama Agba che le ha insegnato tutto riguardo le sue origini ed il modo per difendere sé stessa e chi ama) che la rendono un personaggio davvero ammirabile ma ciò che più mi è piaciuto di lei è questa forte lealtà nei confronti della sua famiglia e quel desiderio di vendetta e quella rabbia che può essere capita da chiunque subisca soprusi e che la rende, così facendo, realisticamente molto umana e quindi anche fragile.
Mi è piaciuto molto il viaggio interiore svolto dalla protagonista e soprattutto il modo in cui il rapporto con alcuni personaggi l'abbia spinta a riflettere e a cambiare e a crescere. Tra questi, ho apprezzato particolarmente il personaggio di Tzain, suo fratello, che rispecchia in maniera realistica il rapporto tra fratelli e sorelle che non è fatto solo di confidenze ed amore ma anche di litigate, di incomprensioni, di gelosie.
Un personaggio molto interessante è sicuramente il principe Inan che fino all'ultimo capitolo ci darà molto da pensare: estremamente legato alla visione paterna per quanto riguarda il regno di Orisha, il ragazzo sarà costretto a prendere decisioni più o meno discutibili ed il cambiamento che affronterà capitolo dopo capitolo, scoprendo il mondo e la bellezza della magia, renderanno la sua storia davvero intrigante!
Il punto di vista che più mi ha appassionato, però, è stato quello di Amari.
Inizialmente, l'ho vista molto simile alla principessa Disney Jasmine (dal film “Aladdin”) per il suo forte desiderio di libertà e di indipendenza ma ammetto che il suo personaggio ha davvero superato ogni mia aspettativa diventando quasi subito il mio personaggio preferito del libro.
Penso che sia innegabile la crescita interiore di Amari la quale cambierà nettamente nel corso della narrazione, regalandoci non solo sorrisi e tenerezze ma anche vari colpi di scena!
Ma passiamo oltre ed inoltriamoci, adesso, nella narrazione di Tomi Adeyemi...
Come vi ho già detto all'inizio della recensione, io ho letto questo libro in inglese ed ammetto che ho avuto diverse difficoltà (soprattutto all'inizio) ad entrare del tutto all'interno del romanzo.
Io ho un livello di inglese intermedio quindi non consiglierei di certo la lettura in lingua originale a chi ha un livello basso o medio-basso oppure a chi non ha mai letto un libro in lingua perché l'autrice utilizza dei termini “derivati” e che quindi riprendono la cultura africana oppure la mixano con delle parole inglesi che mi sono state spesso difficili da tradurre, soprattutto nelle prime cento pagine.
Battaglie e fughe rocambolesche sono all'ordine del giorno in questo romanzo e quindi mi è risultato difficile, a volte, stare al passo con lo stile di scrittura dinamico e travolgente dell'autrice.
Per quanto riguarda le ambientazioni, però, ho trovato la narrazione davvero intrigante e, nonostante la magia, ho trovato le descrizioni davvero realistiche e non mi è stato difficile immaginare gli scenari, la mitologia e le atmosfere come se fossero davvero realizzabili.
Anche i discorsi sono stati molto credibili e l'insieme di tutte queste caratteristiche ha reso la lettura molto gradevole!
Infine, non posso che consigliarvi l'acquisto di questo nuovo fantasy che sta già conquistando le librerie ed il cuore di molti così com'è accaduto a me!
Ho deciso di lasciare a “Children of blood and bone” un voto finale di 4,5/5🌟 anche se fino all'ultimo minuto sono stata indecisa se dargli cinque stelle piene.
Sono in realtà pochi i motivi che mi hanno spinta a prendere questa decisione: il mio iniziale problema nel tradurre e quindi capire lo stile dell'autrice ed anche alcune scelte di quest'ultima per quanto riguarda la costruzione del personaggio di Inan che è davvero un ragazzo dal pensiero intricato e spesso incomprensibile! Malgrado lo abbia apprezzato molto all'interno del libro, ho spesso trovato i suoi comportamenti molto contraddittori e, nonostante fossi curiosa di sapere di più sul suo conto, ho spesso storto il naso per alcune sue scelte.



Grafica: 5/5 🌟. Sia nell'edizione internazionale che italiana, è stato fatto davvero un ottimo lavoro per quanto riguarda questo romanzo. Ho apprezzato molto la scelta di mantenere la grafica (sia esterna che interna) originale, includendo anche le mappe e l'indice di cui vi parlavo precedentemente.
Prezzo: 4/5 🌟. Per quanto riguarda il libro in lingua originale penso che il prezzo sia giusto per un'edizione flessibile così curata. Trovo il prezzo leggermente alto per l'edizione italiana ma essendo un libro in lingua e soprattutto così curata mi aspettavo sinceramente di peggio!
Traduzione: non so darvi una valutazione per quanto riguarda questo campo. Ho letto diversi libri della Rizzoli e ho sempre trovato giusta le loro traduzioni ma non posso darvi un parere per questo libro in particolare.




La mia recensione finisce qui ma sono davvero curiosissima di sapere la vostra riguardo “Children of blood and bone”.
Chi di voi lo aveva già letto in lingua originale e quanti invece lo stavano aspettando con ansia in Italia?
Per chi di voi non lo conoscesse o se c'era qualche indeciso, spero che la recensione vi sia piaciuta e che vi abbia incuriosito.
Ho apprezzato davvero molto questa lettura e spero davvero di aver spinto qualcuno di voi ad acquistarlo. Vi garantisco che ne varrà la pena!
Come al solito, aspetto con ansia il vostro parere e vi invito a scrivermi anche sul mio profilo instagram ovvero @365_livesofbooks !

Vi auguro una buona e felice domenica e soprattutto tante meravigliose letture ❤

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