Recensione "Ho deciso che devi morire"

Buon pomeriggio lettori e buona domenica!
Oggi torno a parlarvi di un altro libro ottenuto attraverso una collaborazione con la meravigliosa Giovane Holden Edizioni. Così com'era accaduto per Maria Maddalena nella scorsa recensione, anche con questa casa editrice mi sono voluta addentrare nella psicologia femminile attraverso i racconti di Natalia Lenzi, autrice del libro “Ho deciso che devi morire” di cui vi lascio immediatamente la scheda informazioni:



Titolo: Ho deciso che devi morire
Autrice: Natalia Lenzi
Casa editrice: Giovane Holden Edizioni
Prezzo: 13,00    
Edizione: Flessibile
Anno di pubblicazione: 2018
Numero di pagine: 168




Ho deciso che devi morire” è una raccolta composta da dodici racconti il cui tema principale è quello della violenza. Non ci è difficile immaginare, soprattutto in questi tempi orribili, la storia di una madre, di una figlia, di una fidanzata, di una moglie.
Non ci è difficile pensare che potrebbe essere la nostra vicina di casa, una nostra amica, la donna che ci riempie le buste quando facciamo la spesa.
Natalia Lenzi ci racconta le loro storie terribili eppure fin troppo reali.



“E' difficile spiegare che ero innamorata di lui, che il mio mondo era lui, che la mia vita ruotava intorno a lui come fosse un piccolo sole. E' difficile spiegare che lui era diverso, che quando l'ho conosciuto era allegro, sorridente, gentile. È difficile credere che i mistificatori ti scelgono, che ti conoscono meglio di te stessa, che t'ingannano fin dal primo momento”.



Che dire di questo piccolo eppure gigantesco libro?
Ammetto di essermi ricreduta perché pensavo che dei racconti brevi non potessero racchiudere tutto l'orrore, tutta la paura e sì, anche l'amore, quell'amore che è difficile definire tale solo quando non si esce del tutto da quell'incubo.
La Lenzi è stata incredibilmente sincera. I racconti mi sono piaciuti tutti, chi più e chi meno (anche se troverete la lista completa dei miei dodici voti alla fine di questa recensione), semplicemente perché riuscivo a vedere ogni lacrima, ogni pugno, ogni finta carezza attraverso gli occhi delle dodici protagoniste.
Ogni racconto, come dicevo, è assolutamente sincero, ai limiti dell'accettabile.
Ad un certo punto ci si aspetta persino il romanzato, si vuole chiudere gli occhi di fronte a tanto orrore ma l'autrice tiene lo sguardo ben fisso sull'obiettivo: noi dobbiamo osservare, ascoltare ed infine capire. Perché pensiamo di conoscere questa orribile realtà fin quando non ci si trova in mezzo.
Ho apprezzato molto lo stile di Natalia Lenzi perché è leggero e al tempo stesso duro, crudo. Riesce a rendere la lettura scorrevole ma al tempo stesso ogni storia è un pugno nello stomaco.
Non potevo non darle 4,5/5 🌟.
Devo assolutamente scoprire se ha scritto altro sull'argomento!



Grafica: 5/5 🌟. La copertina dice già tutto del libro: un libro scritto da una donna per le donne (anche se io lo consiglierei maggiormente ad un pubblico di uomini in modo che essi siano i primi ad aprire gli occhi)!
Prezzo: 4,5/5 🌟. Tredici euro non sono poi molti!



Sono davvero felice di aver scritto questa recensione!
Ho apprezzato davvero tantissimo questo libro e spero davvero di poter leggere presto qualcos'altro scritto da questa meravigliosa autrice!
Voi avete mai letto qualcosa sull'argomento?
In fondo vi lascio la lista dei racconti della Lenzi con i miei rispettivi pareri!


La domanda: 5/5🌟
L'ultimo giorno: 5/5🌟
Impotenza: 4/5🌟. Il racconto è molto carino ma non ho affatto apprezzato i doppi punti di vista!
Reclusa: 5/5 🌟
Veleno: 5/5🌟
Mia figlia: 5/5 🌟. A mio parere il più bello e sincero. La violenza sulle donne non la subisce solo chi viene picchiata ma anche tutte le persone che le sono attorno!
L'ultima vendetta: 5/5🌟
Eredità: 4/5🌟
Orfani speciali: 3/5🌟
Falsità: 3,5/5🌟
Perdita: 3/5🌟
La porta: a ritroso nel ricordo: 4/5🌟

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