Recensione di "Carve the mark"



Buon pomeriggio lettori e buona domenica!
Come vi avevo già annunciato nelle stories di instagram (se non mi seguite sono @365_livesofbooks), ho appena mollato i quiz per la patente perché dovevo assolutamente recuperare questa recensione.
Era da molto che dovevo postarla ma, tra impegni ed ansie varie, ho temporeggiato fino ad oggi nel parlarvi di “Carve the mark”, primo libro di una nuova saga fantascientifica di Veronica Roth (che conoscerete sicuramente per la saga di “Divergent”).
Vi annuncio già che non sarà tutta rosa e fiori quindi preparatevi 🙈
Vi auguro buona lettura e vi lascio alla scheda informazioni:



Titolo: Carve the mark 
Autrice: Veronica Roth
Casa editrice: Mondadori         
Prezzo: 15,90 
Edizione: Rigida
Anno di pubblicazione: 2017
Numero di pagine: 423












Esistono persone con dei doni, nel mondo.
Persone con un destino che si compirà qualsiasi siano le loro scelte.
Akos e Cyra sono Predestinati e, malgrado il clima di potenza delle loro famiglie, sono nati entrambi sotto una cattiva stella.
Nati su terre lontanissime e completamente diverse l'una dall'altra (la prima, Thuve, dal popolo colto e dal sistema politico semi-democratico, e poi Shotet, il cui popolo, dapprima nomade, si basa sul concetto della sopraffazione e della violenza), i due protagonisti saranno costretti ad interagire pur di sopravvivere.
Cyra, infatti, è la sorella del dittatore Shotet ed ha l'incredibile potere di conferire dolore a chiunque la tocchi – auto-causandosi, però, la stessa pena-. Akos, invece, è l'unico a poter alleviare il suo dolore.
Per quanto la odi per via della sua famiglia, però, il ragazzo è costretto a collaborare: rimanere accanto a Cyra è l'unico modo che ha per rimanere in contatto con suo fratello il quale, essendo un oracolo, è l'unico che potrà conferire al dittatore Shotet la supremazia sull'intero pianeta.
Ma quel destino già scritto è davvero l'unica vera scelta?



“I cuori teneri rendono l’universo degno di viverci” 




Ho comprato questo libro per diverse ragioni: la prima, lo ammetto con un po' di vergogna, è sicuramente l'aspetto grafico. Quel libro è un book porn, non posso dire altro in mia difesa!
La seconda motivazione è sicuramente il fatto che io (pur detestando Tris) ho amato la saga di “Divergent” al suo tempo; infine, avevo trovato la trama carina (malgrado ci fosse qualcosa di inspiegabile che non mi convinceva del tutto).
L'accumularsi di queste ragioni mi hanno spinta ad acquistare questo romanzo e, non molto tempo prima della pubblicazione in Italia del secondo volume (“Il destino divide”), a leggerlo anche se non poche ansie.
Avevo letto diverse critiche e l'intero mondo del web si divideva tra chi lo aveva amato profondamente e chi, invece, lo aveva trovato terribile (ho letto anche di accuse di razzismo, si è toccato davvero il fondo!).
Io, sfortunatamente, mi trovo in questo secondo gruppo di persone e vorrei spiegarvi il perché.
Ho iniziato questo libro insieme ad una mia amica ma fin da subito entrambe abbiamo notato qualcosa di strano nello stile della Roth, qualcosa che ci ha portate a rallentare notevolmente il ritmo della lettura.
Per quanto mi riguarda, l'ho trovato diversissimo da quello di “Divergent” ed assolutamente più lento e confuso. Mi sono ritrovata spesso a ripercorrere le pagine temendo di essermi persa dei passaggi importanti per poi rendermi conto di grossi buchi all'interno della narrazione che mi portavano a chiedere: ma questo personaggio non era morto? Come sono divise queste gerarchie? Come mi sono trovata a questo punto?
Ad esempio ho trovato il passaggio di ambientazioni, da Thuve a Shotet, davvero molto caotico. Flashback e scene ambientate nel presente si susseguivano in maniera poco organizzata rendendo tutto semplicemente confuso (specialmente per quanto riguarda Cyra).
Non ho inoltre apprezzato il modo in cui la Roth ha suddiviso i punti di vista: per più di cento pagine ci ritroviamo in capitoli senza i pensieri di Akos quando, almeno secondo me, sarebbero stati davvero utili per capire meglio non solo la sua psicologia ma anche le motivazioni di alcune sue scelte.
Parlando dei personaggi, invece, mi sono resa conto fin dalla prima metà del romanzo, di non essermi affezionata a nessuno di loro e così è stato fino alla fine del libro.
Inoltre trovavo il rapporto tra i due protagonisti (ma anche con il resto dei personaggi) davvero mal costruito, a tratti addirittura insensato ed anche poco originale.
Anche la scelta dei loro poteri mi è sembrata qualcosa di visto e rivisto. Solo per citarvi alcuni libri a cui ho pensato allora: “Twilight”, “Shatter me”, “Shadow and bone” ecc.
Per quanto riguarda le ambientazioni, invece, ho trovato l'idea molto buona ma, in generale, sviluppata piuttosto male. Sarei stata felice di avere più mappe, appunti o anche discorsi tra i personaggi che rendessero più chiaro il loro sistema politico-sociale, la loro economia, la loro storia.
Ammetto che è stato davvero difficile per me andare avanti nella lettura. 
Era da tanto che non mi succedeva di voler abbandonare un libro con così tanta insistenza! 
Come voto finale non ho potuto dare, quindi, più di 2,5/5 🌟, così strutturate: una stella per la grafica, un'altra sicuramente per l'idea di base che, pur non sviluppandosi in una maniera che potesse piacermi, era però molto bella ed infine una mezza stella per il finale che mi ha sorpresa positivamente.


Grafica: 5/5 🌟. Penso che ne abbiamo già parlato abbastanza. Peccato che per me sia stato più un caso di “tutto fumo e niente arrosto”. Peccato!
Prezzo: 5/5🌟 . 15,90 non sono troppi per quel genere di lavoro grafico e per il numero di pagine ed in un'edizione rigida!
Traduzione: 5/5🌟.




Fiiine. 
Mi dispiace di essere stata così critica ma vi avevo avvertito fin da subito che non sarebbe stato un parere tutto rose e fiori.
Diciamo che delle rose ha solo le spine però penso che ogni mia critica sia stata ben giustificata 🤷‍♀️.
Se volete dirmi la vostra opinione riguardo a “Carve the mark” sono più che aperta al dialogo quindi scatenatevi (qui nei commenti oppure su instagram se preferite) e ditemi cosa ne pensate!
Vi è piaciuto? Non vi è piaciuto?
Continuerete la saga?
Sapete dove trovarmi!
Vi auguro una buona domenica, un buon pomeriggio e ovviamente anche buona lettura!

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