Recensione di "Magic"



Buongiorno amanti della lettura! ✨
Ho in progettazione questa recensione da un tempo infinitamente lungo ma tra insicurezze, due viaggi ed un po' di stanchezza non sembrava mai il momento giusto per riprendere a scrivere qui sul blog.
Ma adesso ci siamo! È quindi arrivato il turno di una delle letture più belle di questa prima parte del 2018: si tratta di “Magic” di Victoria E. Schwab, uscito per la Newton Compton Editori nell'ottobre del 2017.
Di questa autrice avevo già letto (e recensito, se foste interessati) “Questo canto selvaggio” di cui mi ero follemente innamorata. Quindi anche per questo secondo titolo avevo delle aspettative altissime che sono state giustamente rispettate!
Prima di partire con la trama e con la recensione in sé, vi lascio alla scheda informazioni:



Titolo: Magic
Autrice: Victoria E. Schwab 
Casa editrice: Newton Compton  Editori                                                           
Prezzo: 10,00                                                                                   
Edizione: Rigida
Anno di pubblicazione: 2017
Numero di pagine: 410




Esistono universi paralleli e diverse versioni di una stessa città, Londra, che si trovano non solo in epoche diverse ma che si caratterizzano anche per i diversi gradi di magia che scorre al loro interno.
Non tutti, però, possono viaggiare tra una Londra e l'altra in quanto sigillate, nascoste le une dalle altre se non per i membri delle famiglie reali che comunicano tramite gli Antari, una particolare specie di maghi in grado di creare portali tra le diverse città.
Tra gli ultimi della sua specie, Kell, figlio adottivo della famiglia reale della splendente Londra Rossa, dove la magia scorre forte, e ambasciatore ufficiale al servizio dell'Impero di Maresh.
Nessuno sa, però, che il giovane Antari, visto con rispetto ma anche con timore per via del suo occhio nero, è in realtà un fuorilegge: oltre a tener vivo il rapporto epistolare tra le diverse Londre, Kell intrattiene un hobby molto pericoloso ovvero quello di barattare pezzi di quegli universi paralleli per ninnoli apparentemente privi di valore.
Un giorno, però, una delle sue operazioni andrà storta e l'Antari sarà costretto a fuggire nella Londra Grigia, priva di magia, dove farà la conoscenza di Delilah che lo convincerà a coinvolgerla in una pericolosa avventura.
Sembrerebbe pane per i denti di una giovane ladra e promettente capitano di una nave pirata, ma non sarà facile convivere con la presenza di una magia sconosciuta ed imparare a sopravviverle.



“«Hai paura di morire?», gli aveva chiesto Holland nel vicolo. E Kell ne aveva. Ne aveva sempre avuta, da che aveva memoria. Paura di non vivere, di smettere di esistere. Il mondo di Lila poteva credere nel Paradiso o nell'Inferno, ma lui credeva nella polvere. Gli era stato insegnato molto presto che la magia reclamava magia, che la terra reclamava terra, che le due si dividevano quando il corpo moriva, e la persona che le aveva combinate era semplicemente perduta. Nulla durava. Nulla rimaneva.” 









Come vi ho detto all'inizio di questa recensione, avevo già letto un altro libro di Victoria Schwab, “Questo canto selvaggio”, e dopo aver letto anche “Magic” posso confermare di essermi innamorata della capacità di questa autrice di creare mondi fantastici, meravigliosi, ma allo stesso tempo veri, credibili.
Credo che questa sia una qualità fondamentale per uno scrittore e, sfortunatamente, è anche molto rara. Spesso, infatti, non è difficile avvertire quella patina di “fantastico” che ti divide dal mondo creato dal libro mentre con la Schwab non mi è mai successo!
Ho apprezzato tutto di questo libro, dall'idea di base, la quale si sviluppa in un intreccio di colpi di scena e di intrighi mozzafiato, alle atmosfere, dai personaggi ai dialoghi.
Tutte queste caratteristiche messe insieme hanno permesso la creazione di un romanzo sì fantasy ma anche incredibilmente realistico, sincero, dalla quale era impossibile separarsi; non mi è stato affatto difficile immaginarmi in una delle diverse Londre, dalle diverse figure che caratterizzavano queste terre, dai personaggi principali (come Kell e tutti i suoi affetti) a quelli secondari che, malgrado risultino “meno importanti”, sono allo stesso modo perfettamente realistici.
C'era qualcosa che temevo più di tutto, però, ed era la traduzione del romanzo in sé.
Ho sempre avuto qualche problema con i libri tradotti da questa casa editrice ma sono super entusiasta di annunciarvi che non ho trovato nessun problema o difetto durante la lettura di questo romanzo!
Il mio voto finale, quindi, non poteva non essere che 5/5 ⭐ meritatissime!



Grafica: 3,5/5 ⭐. Sono contenta della copertina (anche se avrei evitato quelle brevi recensioni proprio accanto alla figura di Kell) ma all'interno è molto statico. Guardando anche alle edizioni straniere, penso che la Newton Compton avrebbe potuto fare molto di meglio!
Prezzo: 5/5 ⭐. Considerando che è un libro in edizione rigida e di circa quattrocento pagine, direi che dieci euro è un prezzo fantastico!
Traduzione: 5/5 ⭐. Come dicevo, ho sempre avuto qualche problema con le traduzioni di questa casa editrice. Ma non in questo caso! La lettura è stata scorrevole, la traduzione piacevole e priva di errori. Ben fatto!




Ed eccoci qua, alla fine di un tunnel di recensioni che nel tempo ha portato alla creazione di uno nuovo tutto da scoprire.
La lettura di “Magic” mi ha stupita, mi ha totalmente catturata e spero vivamente nella traduzione dei seguiti. Voi ne sapete già qualcosa a riguardo?
Spero davvero che la mia recensione vi abbia in qualche modo incuriositi e sarei curiosa di sapere anche i vostri pareri riguardo a questo libro!
Sapevate che ne sarà, inoltre, anche tratto un film? Incrocio le dita perché per adesso i film tratti dai libri fantasy/distopici (guarda: Divergent; The Maze Runner ecc) sono stati un mezzo disastro.
Detto ciò, vi auguro un buon proseguimento di serata e tante splendide letture! 💓

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