Recensione di "Uno di noi sta mentendo"



Buonasera lettori!
Sono finalmente tornata da un lungo letargo (in cui però le letture non sono mai mancate!) quindi nei prossimi giorni vedrò di recuperare tutte le recensioni mancanti sul blog oltre a qualche post aggiuntivo (punto troppo in alto? Spero di no!) magari riguardanti qualche consiglio letterario.
Cosa ne pensate?
Iniziamo a piccoli passi, però, e cominciamo, sfortunatamente, con una grande delusione di questo 2018: si tratta di “Uno di noi sta mentendo” (lo avrete sicuramente visto sulla piattaforma di Instagram, su cui mi trovate come @365_livesofbooks, prima ancora dell'uscita italiana e con il suo titolo originale “One of us is lying”), uscito nelle librerie questo marzo grazie alla Mondadori.
Ho letto tantissimi commenti positivi a riguardo ma a me non ha convinto per niente.
Prima di spiegarvi il perché, vi invito a consultare la scheda informazioni:




Titolo: Uno di noi sta mentendo
Autrice: Karen M. Mcmanus
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 15,00
Edizione: Rigida
Anno di pubblicazione: 2018
Numero di pagine: 295













Gli anni del liceo sono i più duri: i nuovi insegnanti e le nuove materie, i cambi di amicizie, le prime relazioni importanti, gli alti e i bassi della popolarità e, sopratutto, i pettegolezzi.
Simon Kelleher era una leggenda per la scuola superiore di Bayview: non era nessuno prima di ideare “Senti Questa”, un'app creata appositamente per rendere pubblici i segreti più piccanti degli alunni, ed ora è morto; una reazione allergica avvenuta incredibilmente durante una punizione, di fronte agli occhi di tutti, e che nessuno è riuscito a placare per mancanza di materiale medico.
Sembrerebbe un tragico incidente, malgrado le strane circostanze in cui è avvenuta la morte, eppure qualcuno punta l'indice contro i quattro studenti testimoni dell'accaduto: Cooper, giovane promessa del baseball, Addy, dalla vita apparentemente perfetta, Bronwyn, la studente modello, ed infine Nate, dalla fedina penale già sporca e primo sospettato della polizia.
Un'iniziale mancanza di prove parrebbe scagionarli ma all'improvviso “Senti Questa” si riattiva ed un post segreto, mai pubblicato da Simon, inizia a far emergere lati oscuri della vita dei quattro testimoni, storie di insicurezze e fragilità, storie mai raccontate che potrebbero distruggere le maschere dietro cui si sono nascosti per anni.
Divenuti ormai i principali sospettati, i quattro inizieranno a stringere tra loro un legame che li porterà ad indagare sulla morte del loro compagno.
Il dubbio però persiste: e se uno di loro stesse mentendo?



““«Questo è il genere di persona che puoi uccidere e farla franca: qualcuno che tutti vogliono morto. Diciamocelo: al liceo di Bayview tutti odiavano Simon».”










Ma adesso iniziamo subito con la recensione vera e propria: ho comprato questo libro con una velocità insolita per me (non mi capita mai di leggere un libro solo per la fama che, come fumo, si diffonde intorno ad un determinato titolo) e l'ho letto immediatamente perché era da tempo che volevo leggerlo in lingua originale.
La trama mi aveva attratta fin da subito perché adoro i misteri e mi piace cogliere, insieme ai personaggi, i diversi indizi che possono far vacillare o rafforzare una sentenza predefinita come quella che sembra cogliere fin da subito i protagonisti di “Uno di noi sta mentendo”.
Fin da subito, però, ho iniziato ad avere forti dubbi riguardo la storia e, in special modo, sui personaggi.
Immagino che voi tutti sappiate cosa siano i cliché: questi ultimi sono degli schemi di ragionamento che si ripetono abitualmente oppure delle espressioni banali e prive di originalità.
Se fossi costretta a riassumere questo libro con una sola parola, userei sicuramente cliché: la Mcmanus si è basata, infatti, su uno schema banale e facilmente prevedibile che mi ha fatto arrivare alla soluzione finale (tranne che per pochissimi dettagli) dopo appena sessanta pagine.
Allo stesso modo i personaggi, che potete vedere e riconoscere in qualsiasi film o serie tv americana: lo sportivo ben voluto da tutti, la biondina dalla vita perfetta, la secchiona ed infine il ribelle.
Ovviamente potrete immaginare tutte le difficili e particolari circostanze che fluttuano intorno alle loro vite: genitori immaturi o, in base alle circostanze, troppo o troppo poco presenti? Ce li abbiamo. Droga? C'è. Amanti? Anche. Razzismo? Pure.
E potrei continuare per un bel po'.







Neanche lo stile di scrittura, poi, è riuscita a salvare la situazione: incredibilmente piatto e privo di inventiva, l'ho spesso trovato noioso e ridondante.
Sono stata, forse, fin troppo clemente con il voto finale del libro che si aggiudica 2/5 ⭐non propriamente meritate.
Perché dico questo? Non sono impazzita, non temete.
Non consiglierei mai “Uno di noi sta mentendo” agli amanti sfegatati di questo genere, a coloro che divorano misteri ed indizi come fossero pane e marmellata, ma è decisamente una libro leggero ed adatto a chi, invece, vorrebbe introdursi a questo genere di letture.
Niente di più e niente di meno.
Mi dispiace molto aver sotterrato questo libro ma non mi è piaciuto per niente.



Grafica: 4,5/5 ⭐. La copertina, sia esterna che interna, è davvero bellissima. L'interno è strutturato in maniera semplice ma penso che forse avrebbero potuto osare di più!
Prezzo: 4/5 ⭐. Non è un libro che si dilunga troppo, neanche trecento pagine piene, quindi essendo un'edizione rigida trovo il prezzo abbastanza giusto.
Traduzione: 5/5 ⭐. Nulla da dire a riguardo!




Ed eccoci qui alla fine di questa recensione.
Sono stata un po' troppo cattiva?
Non lo so, ho letto solo recensioni positive fino ad ora e mi sento quasi esclusa!
In ogni caso spero davvero di poter sentire i vostri pareri a riguardo.
Voi l'avete letto? Cosa ne avete pensato? I vostri sospetti erano giusti?
Ci sentiremo presto per una prossima recensione!

Commenti

  1. Sono felice di non essere la sola ad averlo notato! Ho sempre sentito pareri molto positivi e mi è dispiaciuto davvero tanto non riuscire a ritrovarmi nelle recensioni positive che osannavano questo libro. Per quanto mi riguarsa l'ho trovato estremamente banale! Aveva sicuramente una buona base ma si poteva fare molto di più :(

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