Recensione di "Dovrei proteggerti da tutto questo"



Salve lettori!
Oggi sono tornata con una recensione inaspettata.
Molti di voi, infatti, credevano (come lo credevo io fino a dieci minuti fa) che la prossima recensione sarebbe stata quella di “Strade di notte” di Gajto Gazdanov.
È inaspettata anche per me perché mai avrei creduto di poter leggere, e di poter apprezzare, un memoir che è di certo un genere nuovo nella mia libreria!
Ringrazio quindi tantissimo Edizioni Clichy per avermi inviato per una collaborazione “Dovrei proteggerti da tutto questo” di cui vi lascio qui giù la scheda informazioni:



Titolo: Dovrei proteggerti da tutto questo
Autrice: Nadja Spiegelman
Casa editrice: Edizioni Clichy 
Prezzo: 17,00
Edizione: Flessibile
Anno di pubblicazione: 2017
Numero di pagine: 428









Nadja è sempre stata affascinata dalla figura materna fin quando, con l'avanzare degli anni, ha capito che Françoise Mouly, art director del New Yorker, esercitava su di lei un controllo ben diverso rispetto a quello delle altre madri sulle sue amiche.
Pur amandola immensamente, Nadja sa che c'è qualcosa di sbagliato in sua madre e, soprattutto, nella loro complicata relazione che più volte l'ha spinta a sentirsi inferiore o addirittura pazza.
Confrontandosi con lei, infatti, capisce che molte cose dei suoi ricordi non coincidono e nulla, neppure la terapia, può prepararla a quella che sarà poi il lavoro della sua vita: è così che inizia la sua indagine, quattro generazioni di donne messe a confronto, partendo dalla madre Françoise e dalla relazione burrascosa con sua nonna Josée fino ad arrivare a quella di quest'ultima con la bisnonna Mina.
Con il coraggio di chi non vuole e non può chiudere gli occhi al passato, attraverso le pagine di un libro in costruzione, la Spiegelman si spinge al di là del suo essere figlia e ci porta a guardare oltre l'amore, alla ricerca di una verità più grande.



“«La mattina del mio sedicesimo compleanno, mi sono guardata allo specchio davanti al tavolo della cucina, profondamente delusa. Non m'ero resa conto che stavo ancora aspettando di diventare una fata, e invece era così. Mia madre è entrata, con la vestaglia di un rosa un po' sbiadito che era stata di sua nonna. Per un attimo l'ho vista nel modo in cui raramente vedi le persone che conosci da tutta la vita. Ho visto il viola sotto gli occhi, la pelle olivastra assottigliata e ammorbidita dalle rughe, le radici grigie dei capelli che imbiancavano da anni. Eppure sapevo, continuavo a sapere, che era una fata. Lo sapevo dal modo in cui, con le parole giuste, riusciva a farmi sentire invincibile. Lo sapevo da come mi chiamava al cellulare tre secondi dopo l'inizio di ogni mio primo bacio. Lo sapevo dal modo in cui quella mattina mi ha guardato in faccia e mi ha chiesto se sapevo volare».”






Come dicevo al principio di questa recensione, “Dovrei proteggerti da tutto questo” mi ha inaspettatamente stupita.
Pur sapendo che si trattava di una storia realmente vissuta, non credevo di poter leggere un racconto così vero, così vivo, e quasi spietato.
Noi conosciamo il mondo attraverso gli occhi di Nadja, i continui viaggi da Parigi a New York o successivamente anche in Italia, ma non ci è difficile empatizzare anche con le altre figure femminili predominanti della sua vita.
Pudore, rabbia, ribellione: sono gli elementi fondamentali di questo diario tutto al femminile, nonostante spesso figurino anche degli uomini che sono stati alla base della caduta e della rinascita delle nostre protagoniste, e che spesso le hanno portate a separarsi e poi riunirsi ancora.
Legate da un amore ben più forte del rancore, Nadja, Françoise, Josée e Mina, raccontano le loro verità senza esclusioni di colpi, senza risparmiare nessuno, rendendo questo libro ben più crudo di quanto mi sarei mai aspettata, toccando temi importanti e senza tempo come: l'emancipazione femminile, l'omosessualità, l'olocausto, il terrorismo, la violenza e così via.
Lo stile della Spiegelman, inoltre, è incredibilmente fresco ed attuale, pur rimanendo su temi ostici ancor oggi nella nostra società, e ciò permette alla storia di scorrere fluida, senza intoppi, e quasi senza rendercene conto si arriva ad un finale tenero, quasi inaspettato come lo è, poi, l'intera vita di Nadja.
Mi risulta difficile, quindi, distaccarmi da questo libro. Ieri sera, arrivata all'ultima pagina, ho avvertito un vuoto profondo, devastante, e ancora oggi non riesco a spiegarmi del tutto il perché.
Da una parte, infatti, mi sentivo come una ladra che, un paragrafo per volta, rubava qualcosa di segreto e di prezioso dalla vita di questa famiglia; dall'altra, invece, sentivo di dover andare avanti, di sgraffignare ancora di più, di spingermi sempre più in profondità (come sarà, sicuramente, per “Maus”, scritto proprio dal padre di Nadja Spiegelman, che non vedo l'ora di leggere per scoprire ancora di più sulla loro storia!) fin quando, all'ultima pagina, non mi è rimasto più niente.
Sono profondamente grata alla casa editrice per avermi permesso di conoscere questa storia, per avermi fatto provare emozioni così contrastanti eppure così profonde.
Ho deciso di dare a “Dovrei proteggerti da tutto questo” un voto di 4/5 ⭐.
Non riesco a trovargli difetti (tranne per alcune terminologie francesi che avrei preferito tradotte per una più facile comprensione del testo) se non quello di aver desiderato ancora di più da questo libro.
Semplicemente non mi è bastato.
Andrò sicuramente alla ricerca di altri libri per quanto riguarda la storia di Nadja e della sua famiglia perché penso che difficilmente riuscirò a dimenticare.



Grafica: 4,5/5⭐ . Oltre ad adorare la cover, l'interno è anche ben strutturato. Non so se è perché il mio è di un'edizione omaggio ma non ho apprezzato solo i capitoli iniziati a metà pagina. Per il resto è tutto perfetto!
Prezzo: 4/5 ⭐.
Traduzione: 4,5/5 ⭐. Come dicevo poco fa, credo che se ci fossero state più traduzioni (magari con qualche asterisco sotto il testo) dalla lingua francese all'italiano, la lettura sarebbe stata molto più scorrevole.




A malincuore, e allo stesso tempo con entusiasmo, posso dire che la recensione finisce qui.
Mi mancherà leggere di Nadja, mi mancherà chiedermi costantemente quale versione dei fatti sia quella giusta, mi mancherà vedere come, nonostante tutto e tutti, la famiglia rimanga sempre la famiglia.
Ringrazio ancora con tutto il cuore Edizioni Clichy per avermi inviato una copia di questo incredibile libro. Chiedo ancora scusa per il ritardo e spero davvero di poter collaborare ancora con questa casa editrice meravigliosa e soprattutto molto disponibile e con un catalogo pieno di titoli interessantissimi!
Detto ciò, spero che la recensione vi abbia incuriosito perché “Dovrei proteggerti da tutto questo” è una storia che merita davvero di essere raccontata e conosciuta.
Vi invito a commentare qui giù nei commenti nel caso aveste letto questo libro ed intanto vi auguro buona serata e buone letture!

Commenti

  1. Ciao! Non conosco il libro, grazie per la segnalazione :-)
    Ho scoperto oggi il tuo blog e ti seguirò volentieri!

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    1. Ciao! Sono contenta che la mia recensione ti abbia incuriosita. Merita davvero molto a mio parere!

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