Recensione di "The Hate U Give"



Buongiorno a voi, popolo del web!
Come state?
Oggi è mercoledì e, come sapete, non potete perdervi il nuovo WWWednesday sul mio profilo instagram (@365_livesofbooks)! Fidatevi quando vi dico che le mie parole vi sembreranno incredibili (già mi sono preparata un muro di difesa dagli insulti che riceverò)!
Prima di indirizzarvi al post su IG, però, sarò ben felice di parlarvi di un libro che ha superato di gran lunga le mie aspettative e che, al momento, risulta essere una delle mie letture più belle di questo inizio 2018: si tratta di “The Hate U Give”, romanzo della giovane, eppure già famosissima per la sua abilità e per il suo coraggio, Angie Thomas.
Sono certa che avrete già notato questo libro nella vostra libreria di fiducia o, più semplicemente, in quasi tutti i profili bookstagram italiani quanto stranieri.
Ma perché è così acclamato e, soprattutto, merita davvero questo grande successo?
Sarò ben felice di dirvi la mia, che voi abbiate già letto questo libro o meno, ma partiamo, come sempre, dalla scheda informazioni:



Titolo: The Hate U Give
Autrice: Angie Thomas
Casa editrice: Giunti
Prezzo: 14,00
Edizione: Flessibile
Anno di pubblicazione: 2017
Numero di pagine: 416




I genitori di Starr le hanno sempre spiegato come comportarsi nel caso fosse mai stata fermata da un poliziotto: tono accondiscendente, mani bene in vista, sguardo basso, eseguire gli ordini.
Ed è proprio questo il modo in cui si comporta quando, dopo una festa finita male, lei e il suo amico Khalil vengono fermati da un agente.
La motivazione è stupida, un semplice fanalino rotto, eppure qualcosa va storto e Starr diventerà protagonista e testimone di una terribile tragedia: il poliziotto, infatti, uccide Khalil malgrado quest'ultimo non avesse fatto nulla di male e fosse, in aggiunta, disarmato.
Paura, rabbia e delusione diventeranno le emozioni predominanti della vita della protagonista ma le sembrerà difficile far sentire la sua vera voce nei due mondi in cui vive e che sembra impossibile far comunicare: da una parte, infatti, vi è il ghetto in cui abita con la famiglia, Garden Heighs, dove timore e criminalità si fonderanno in un comune senso di giustizia e di vendetta; dall'altra abbiamo, invece, la scuola privata che frequenta e dove Starr è una delle poche ragazze di colore. Lì è difficile essere davvero sé stessi e la paura di essere etichettata come “la ragazza del ghetto” è tale da portarla a parlare e comportarsi in maniera diversa, più controllata, anche quando tra i vari alunni verrà diffusa la voce che Khalil era solo uno spacciatore e che, per questo, da un lato sembra quasi giusta la fine che ha fatto.
Il tempo però passa e la giustizia tanto ambita sembra ormai lontana.
In Starr nascerà quindi, malgrado l'iniziale desiderio di non esporsi nella vicenda, un viscerale bisogno di gridare la sua testimonianza e di garantire la giustizia al suo migliore amico la cui unica colpa sembrerebbe essere quella di essere nato con il colore di pelle sbagliato.
Da quel momento in poi, la frase di Tupac (il quale risulterà essere una grande fonte di ispirazione per l'autrice) “THUG LIFE” si tingerà di un nuovo significato: non più “vita da teppista” ma bensì “The Hate U Give Little Infants Fucks Everybody” (letteralmente “l'odio che rovesciamo sui bambini fotte tutti”).




“A volte si fa tutto nel modo giusto e va male lo stesso. L'importante è non smettere mai di fare la cosa giusta.”



Non posso non annunciarvi immediatamente il voto finale assegnato a questo incredibile romanzo: ben 5/5 ⭐, nulla da discutere a riguardo.
Angie Thomas ci descrive con incredibile sincerità e realismo la storia non di uno, ma di tantissimi volti che se vedessimo alla televisione, probabilmente, non riconosceremmo neppure: come Khalil, infatti, sono molte le vite spezzate ingiustamente da agenti di polizia e a cui l'autrice rende omaggio attraverso il suo romanzo, rendendoci impossibile dimenticare e donandoci un importante messaggio: mai avere paura di fare la cosa giusta.
La storia di Starr è quindi tremendamente attuale, più di quanto vorrei ammettere, e ritrae una realtà cruda e dolorosa: il razzismo esiste, malgrado il finto perbenismo alla quale siamo ormai abituati ad assistere, e non basta chiudere gli occhi o non ascoltare per cancellare quest'orrenda piaga dell'umanità che ci accompagna ormai da secoli.
Ho apprezzato particolarmente lo stile di scrittura dell'autrice: le sue parole sono sincere, vere, pareva quasi di leggere il diario di una testimone e forse è anche per questo che i personaggi semplicemente guizzavano fuori dalle pagine in tutto il loro crudo realismo.
Al principio, m'infastidiva avere più informazioni riguardo le adorate Jordan di Starr anziché la storia di Malcom X, della lotta delle Pantere Nere o di Martin Luther King ma pian piano è risultato sempre più evidente l'intento della Thomas: lei voleva che l'interesse ci spingesse a documentarci e che il nostro studio ci portasse non solo a conoscere e comprendere meglio la società ed i personaggi descritti ma anche a prendere una posizione a riguardo.
Ho letto questo romanzo con non poco timore (grazie, Ele) ma, dopo averlo letto, devo ammettere di essere felicemente d'accordo con chi diceva “è davvero bello come dicono” e, soprattutto, spero che John Green (il cui commento è nel retro-copertina del romanzo) abbia ragione quando definisce la storia di Starr come “un classico del nostro tempo”.



Grafica: 5/5⭐. A livello grafico sono rimasta davvero colpita dalla bellezza di questo romanzo perché nella sua semplicità esprime perfettamente il messaggio in esso contenuto. Giusta, a mio parere, l'idea di mantenere la cover originale.
Prezzo: 5/5 ⭐.
Traduzione: 5/5 ⭐. Come sempre, la Giunti è una certezza in fatto di traduzioni. In nessuno dei libri pubblicati da questa casa editrice ho mai avuto problemi riguardo il passaggio dalla lingua originale all'italiano. È tutto sempre molto chiaro e spontaneo, come se non avesse mai effettuato il passaggio della traduzione.




Infine, spero che la recensione vi sia piaciuta.
Se avevate già letto “The Hate U Give” mi farebbe piacere sapere se siete d'accordo con quanto ho detto qualche riga fa.
Se invece non vi siete ancora immersi nella storia di Starr, spero di avervi convito a farlo.
Lasciatevi trasportare, per una volta, dalla folla e poi prendete le vostre decisioni.
Credo che la prosa così scorrevole del romanzo e che il suo stile autentico potrebbero davvero catturarvi, qualsiasi sia il genere letterario che preferite!
Detto ciò, vi mando un abbraccio, un grosso bacio e vi auguro buona lettura!

Commenti

  1. Se già questo libro mi attirava molto dopo aver letto la tua recensione finisce dritto dritto nella TBR!🙈

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    1. Ne sono davvero felicissima! Spero che ti piaccia e, se ti va, a me farebbe davvero piacere sapere cosa ne hai pensato tu una volta letto :)

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