Recensione di "Absence -Il gioco dei quattro"





Buonasera lettori!
Questo lunedì vorrei parlarvi di una mia recente scoperta dal fascino tutto italiano: si tratta di “Absence”, primo volume di una trilogia fantasy young adult scritto da Chiara Panzuti e pubblicato per la prima volta in Italia nel 2017.
Sono davvero felice di parlarvi di questo romanzo perché rappresenta, in assoluto, la lettura più bella del mio gennaio 2018!
Prima di parlarvi di questa piccola perla, però, vi lascio alla scheda informazioni:










Come dicevo in precedenza, “Absence” è il primo volume di una trilogia fantasy (di cui presto avremo i seguiti intitolati “L'altro volto del cielo” e “La memoria che resta”) che ha per protagonisti quattro perfetti sconosciuti accomunati, però, dalla sensazione di sentirsi invisibili di fronte al mondo che li circonda.
Ed è forse per un crudele scherzo del destino che tutti loro si ritroveranno ad essere per davvero invisibili, cancellati improvvisamente dal mondo e, soprattutto, dalla memoria di chi gli vuole bene.
Faith, sedici anni, è sconvolta dal pensiero che sua madre, con la quale si è trasferita in attesa della nascita della sorellina e con la quale vive quasi in simbiosi, possa averla dimenticata davvero.
Ed è per questo che non può accettare di sparire semplicemente dal mondo quando, attraverso gli strani indizi proposti da un uomo in nero, partirà, insieme ai compagni di sventure Jared, Scott e Christabel, alla ricerca della propria identità, in un viaggio che la porterà dalla piovosa Londra a San Francisco del Quito, nel caldo Ecuator, fino ad arrivare in Cile.
Il viaggio, simile ad una letale caccia al tesoro dove ognuno è pronto persino ad uccidere pur di ottenere il proprio premio, è disseminato di pericoli e Faith dovrà aver fiducia in sé stessa e nei suoi compagni per “tornare a vedere” e, soprattutto, per tornare ad esistere.


Questo è tutto ciò che potevo dirvi riguardo alla trama!
So che è ben poco ma è sempre meglio avere due righe che uno spoiler, o sbaglio?
In ogni caso, ho trovato la storia di “Absence” davvero ben sviluppata, sia per quanto riguarda la linea principale degli eventi sia per le diverse sotto-trame dedicate ai vari personaggi.
Ho trovato lo stile di scrittura della Panzuti davvero giovanile, fresco; spesso mi ritrovavo a leggere un centinaio di pagine senza neppure rendermene conto e trovo sia questo il vero punto forte del romanzo.
All'inizio, infatti, l'unica cosa che mi frenava era il carattere di Faith e di Christabel che, sinceramente, non sopportavo. L'autrice è stata però in grado di sviluppare questi due personaggi in davvero pochissimo tempo eppure in maniera meravigliosamente realistica. Il libro è composto da sole 331 pagine eppure questi due personaggi evolvono costantemente anche, e soprattutto, grazie ai rapporti che creano con i restanti membri del gruppo.
Ho apprezzato molto l'idea di creare una sorta di caccia al tesoro composta da gruppi diversi e, anche se avrei preferito sapere di più sul loro conto, ho trovato questa scelta davvero azzeccata perché mi porta, da lettrice, a desiderare tremendamente l'uscita dei seguiti in cui, spero, di poter ottenere tutte le risposte alle domande che mi sono posta durante la lettura.
Ho letteralmente adorato i personaggi maschili: divertenti, romantici, coraggiosi, ma anche razionali e gentili, una serie di punti caratteriali essenziali per mantenere in vita un gruppo che, altrimenti, sarebbe stato sconfitto dopo le prime cinquanta pagine del romanzo.
Ci ho messo molto più tempo per apprezzare le figure femminili del racconto anche se le motivazioni che me le rendevano poco affabili sono state motivate in maniera egregia dall'autrice che le ha trasformate in personaggi reali, “esistenti”.
E poi il messaggio di fondo; è netta la linea che divide un romanzo dalla vita vera, come una segnalazione luminosa che ci indica un bivio, e Chiara Panzuti, malgrado la giovane età, è riuscita a radere al suolo quel palo, a spingere noi lettori ad indagare su quanto l'umanità, pian piano, stia scomparendo o, per utilizzare i termini dell'autrice, stia “diventando invisibile”.
Ho letto in questo romanzo una velata critica a questo spropositato utilizzo della tecnologia che, invece di avvicinarci, ci sta rendendo sempre più soli.
Detto ciò, non posso che consigliarvi questo piccolo gioiellino nostrano alla quale ho dato ben 4,5/5 ⭐ meritatissime. Sono stati pochi i libri di autori italiani in grado di tenermi incollati alle pagine come ha fatto Chiara Panzuti con il suo “Absence -Il gioco dei quattro” e anche solo per questo non dovreste perdere l'opportunità di immergervi in questa mirabolante nuova avventura!




Spero di avervi incuriositi anche solo un po' con questa recensione e vi auguro tante e meravigliose nuove letture che, spero, condividerete anche con me! 

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