Recensione "Assassinio sull'Orient Express"





Titolo: Assassinio sull'Orient Express
Autore: Agatha Christie
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 10 euro

Buonasera readers! ✨
Volevo chiedervi nuovamente scusa per il terribile ritardo con cui mi presento qui sul blog ma sto avendo diversi problemi con internet in questi giorni e non sono riuscita a postare i tre articoli che avrei desiderato😣.
Per completare il ciclo della #HorrorWeek, ho deciso di inserire anche le due recensioni mancanti delle letture di ottobre.
Tra queste, come avrete ben capito dal titolo, troviamo anche “Assassinio sull'Orient Express”, famosissimo resoconto di una delle avventure dell'investigatore Poirot, scritto dalla penna della regina del genere giallo Agatha Christie.


Ero davvero riluttante se scrivere o meno questa recensione; sono ben poche le pagine che compongono il libro e tantissimi gli spoiler che rischierei di farvi ma vedrò di essere il più breve e vaga possibile.
La storia inizia con un viaggio, ma non quello dell'Orient Express.
Mentre si sta dirigendo a Galata, l'investigatore Poirot incontra sul treno un uomo e una donna che assumono, però, dei comportamenti bizzarri.
Potrebbero essere amanti ma, durante il viaggio, i loro atteggiamenti diventano più freddi, scostanti. Una volta arrivato a destinazione, però, non riesce a dimenticarli e non fa che pensare alla strana coppia incontrata nei vagoni.
Giunto all'Hotel Tokatlian, Poirot viene avvisato di un telegramma da Londra che richiede immediatamente la sua presenza per via di un'indagine.
Accetta, anche se non proprio di buon grado, di partire immediatamente e, dopo aver fatto colazione ed osservato incuriosito alcuni clienti dell'hotel, decide di proseguire verso la stazione dove prenderà il famoso treno da cui il libro prende il nome.
Nonostante pochi conoscano la sua identità, Poirot viene intercettato da uno dei viaggiatori: il miliardario americano Simon Ratchett.
Quest'ultimo ammetterà di avere alcuni affari in sospeso che potrebbero costargli la vita.
Chiede quindi all'investigatore di indagare su chi, all'interno del treno, potrebbe volergli far del male.
Poirot non accetta l'incarico e, il mattino seguente, il miliardario viene trovato morto nella sua stanza, ucciso da dodici coltellate.



Chi può essere stato? La porta del suo scompartimento è chiusa dall'interno, la neve fresca non è attraversata da tracce.
Una tempesta di neve, inoltre, ha costretto il treno a fermarsi.
Poirot non ha dubbi: l'assassino è ancora su quel treno.
Non vi racconto di più, e vi chiedo scusa se questa recensione sarà davvero molto breve.
Inanzi tutto vorrei spiegarvi il motivo per cui ho scelto di inserire questo libro nella mia TBR della #HorrorWeek: oltre alla brevità del racconto, appena 210 pagine, mi è sembrato giusto per un fatto puramente personale; mia madre ha sempre definito quello del treno “il tipo di viaggio più sicuro”ma se non fosse davvero così?
Assassinio sull'Orient Express” ci colpisce, così come Halloween stesso fa, nelle nostre sicurezze.
Crediamo che, salendo su un treno, nulla potrà farci del male, nulla potrà ferirci.
Basta però un piccolo inconveniente, come una tempesta di neve che blocca il nostro passaggio, per instaurare in noi un dubbio, anche se minimo.
È così che ha agito Agatha Christie ed è così che continua ad operare per tutto il resto del romanzo: ci da delle piccole certezze, come un viaggio sicuro su un treno qualsiasi, e poi le fa cadere ad una ad una, capitolo dopo capitolo.
Ho molto apprezzato il protagonista, anche se vagamente saccente, e soprattutto il suo modo di comportarsi in base alle prove trovate sulla scena del crimine.
Lo stile della scrittrice è fluido e molto semplice; noi sappiamo esattamente ciò che sa Poirot e ciò rende la lettura più “vera”, più entusiasmante.
Indizio dopo indizio, confessione dopo confessione, il sospetto cresce, aumenta a dismisura, divorandoci sempre di più.


Il finale, però, mi ha lasciato amareggiata: ho apprezzato la scelta dell'autrice per quanto riguarda il colpevole e le motivazioni che l'hanno spinto all'omicidio del signor Ratchett, ma non la scelta finale presa dal protagonista.
Davvero confusa dalla conclusione del romanzo, mi sono persino spinta su Wikipedia per sapere se fossi stata io a non capire davvero ciò che avevo letto, data l'ora.
E niente, avevo capito fin troppo bene e penso che il messaggio finale sia davvero sbagliato.
Per chi l'ha letto, cosa ne pensate? Mi raccomando, non lasciate troppi spoiler nei commenti!

Nonostante ciò, però, ho davvero apprezzato la lettura di questo breve romanzo giallo/poliziesco e ho deciso di dargli un voto potrei dire medio-alto: su Goodreads ho deciso di dargli ben 3/5⭐  perché mi è piaciuto molto lo stile della Christie e la storia in sé per sé.
Adesso sono fermamente convinta di voler leggere altri libri di questa autrice.
Ne avete qualcuno da consigliarmi? Per adesso ho letto solo questo e “Dieci piccoli indiani”!
Aspetto con ansia i vostri consigli!

Presto inoltre uscirà anche la versione cinematografica di questo piccolo capolavoro ed il cast mi piace davvero tantissimo!
Quanti di voi andranno a vederlo al cinema?
Sono certa che il mese prossimo riuscirò anche a postare qui sul blog un Pagine su pellicola a riguardo.

Vi piace come idea?

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