Recensione "Cinder"





Titolo: Cinder
Autrice: Marissa Meyer
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 17

Salve a tutti voi lettori e scusate per l'ora.
Sono le 22:36 ora che inizio a scrivere questa recensione e sto tentando di darmi una sbrigata perché, si sa, l'incantesimo della volontà finisce a mezzanotte.
Vi starete chiedendo di cosa sto parlando ed è giusto così visto che non dormo bene da quasi una settimana quindi non è necessario che i miei pensieri abbiano una logica. VERO?
E invece ce l'hanno, cari miei, perché la mia era solo una metafora piuttosto personale per introdurvi la mia ultima lettura ovvero “Cinder” di Marissa Meyer.
Primo libro della saga delle Cronache Lunari, Cinder non è che un retelling di genere sci-fi di una delle fiabe più conosciute ed amate di tutti i tempi (tranne da me, ovviamente): Cenerentola.

(Ps. Lo sapevate che questa era la “trasformazione” preferita di Walt Disney?)

La trama, essendo un retelling di una fiaba famosissima, sembrerebbe banale: in un futuro lontano, la giovane Cinder è costretta a lavorare a Nuova Pechino come meccanico senza poter usufruire del proprio denaro in quanto “schiavizzata” legalmente dalla famiglia della matrigna. Tutto però cambia dal momento in cui fa la conoscenza di un giovane principe...
No, aspettate! Non è esattamente così e “Cinder” non è il solito remake scialbo dove la fanciulla viene salvata dal cavaliere sul bianco e nobile destriero. No! Proprio no!
Ricomincio da capo: l'ambientazione è Nuova Pechino, una città del Commonwelth Orientale (uno dei pochi Stati superstiti alla Quarta Guerra Mondiale) guidata dall'imperatore Rikan e da suo figlio Kaito.
Cinder, la nostra protagonista e principale punto di vista, non è, però, una normale cittadina: dopo esser stata adottata dall'Europa, un incidente quasi fatale l'ha costretta ad un operazione che l'ha resa un cyborg, un essere per metà umano e per metà macchina.
Vista come la causa della morte dell'”uomo di casa”, la protagonista viene costretta a lavorare come meccanico in modo da poter permettere alla matrigna Adri (o meglio “tutrice legale” come viene spesso evidenziato) e alle sue sorellastre (la perfida Pearl e l'adorabile Peony) una vita dignitosa.
Annoiata dalla vita che la circonda e col costante desiderio di fuggire via insieme ad Iko, dolcissimo androide con un chip della personalità difettoso, Cinder viene ingaggiata dal principe Kai in persona per sistemare la sua tata-robot prima del consueto ballo per il nono plenilunio dell'anno.
La protagonista non può che accettare, dando il via ad una serie di eventi che cambieranno la sua vita per sempre: mentre la peste sembra starle per portar via l'unica persona a lei cara, Cinder scoprirà di essere l'unica salvezza per un mondo che la considera come nient'altro che un mostro.
Non aggiungo altro per non farvi spoiler ma ci sono ancora tantissime cose da scoprire!
Qual è, però, la vera unicità di questa saga?
Quello che rende “Cinder” un romanzo davvero particolare è il suo modo di unire in un connubio perfetto non solo fiaba e fantascienza ma anche politica e sentimento.
È infatti impossibile non sentirsi legati alla maggior parte dei personaggi citati nel primo capitolo di questa saga. La caratterizzazione è stato uno dei punti forte di Marissa Meyer che, anche per i personaggi “minori”, è stata in grado di rendere vivi Iko, Cinder, Kai e persino la famiglia adottiva della protagonista pur comparendo per davvero poche righe nei vari capitoli.
Inoltre, l'utilizzo della terza persona è stata fondamentale per capire non solo la storia di Cinder ma anche per “curiosare” nei pensieri di altri personaggi, come quello del dottor Earland e la sua equipe medica, e per conoscere al meglio l'instabile equilibrio su cui si regge non solo il Commonwealth ma la vita stessa del giovane principe Kai minacciata dalla presenza costante della regina Levana dalla Luna.
Devo dire che la trama mi ha sempre incuriosita parecchio (ovviamente portandomi, anche se con un po' di anni di ritardo, a comprarlo) e non mi ha affatto delusa. 
Ancor meno deludenti sono stati, come ho detto, i personaggi e in particolar modo Cinder: non ho mai apprezzato il carattere docile e sottomesso della Cenerentola originale che vedeva nel principe la sua unica via di fuga da un mondo che la rendeva schiava e maltrattata; al contrario, la protagonista del nostro retelling è una giovane donna laboriosa ma anche orgogliosa, che non ha bisogno di essere salvata e che, malgrado il trattamento di sfregio ottenuto costantemente dai suoi concittadini pur non avendo mai fatto del male a nessuno, non ha timore di sacrificare sé stessa per un bene maggiore.
Ci sono poi molti punti a favore di questo romanzo: inizio col dire che lo stile dell'autrice è davvero fluido e scorrevole. La Meyer non si perde in inutili chiacchiere ma racconta, con la dolcezza di una madre ma anche con la crudeltà di una dittatrice, l'orribile situazione in cui si trova l'intero Paese il quale è protagonista non solo di un'epidemia letale ma anche di una guerra sempre più vicina.
Anche se spesso mi infastidivano i modi davvero imbarazzanti di flirtare del principe Kai, ho apprezzato invece il suo essere temerario eppure così umano di fronte alle vicende che lo circondano.
Come era ovvio che fosse, ho detestato la regina Levana perché è un essere crudele, senza scrupoli ed assolutamente inquietante. Allo stesso tempo però, per le motivazioni sopracitate, la amo incondizionatamente e non vedo l'ora di sapere di più riguardo al suo personaggio.
Anche i volti secondari della storia, inoltre, sono ben caratterizzati e non risultano né banali né tanto meno inutili e pesanti come in molte altre saghe.
Nel complesso, quindi, devo dire che il primo capitolo delle Cronache Lunari è riuscito a conquistarmi del tutto. Sono davvero incuriosita dall'idea di un intreccio (per quanto ho capito) con altre fiabe classiche e spero vivamente che la Meyer non mi deluda.
Consiglio questo libro in special modo a coloro che amano la Disney e, in particolare, il mondo fantasy perché, in questo caso, la saga di Cinder ha tutte le premesse per entrare non solo nella vostra libreria ma, cosa più importante, nei vostri cuori!
Passiamo, adesso, alla votazione finale: malgrado mi sia piaciuto tantissimo, ho deciso di non dare a “Cinder” il massimo dei voti perché il primo libro, malgrado emozionante e pieno di colpi di scena, non è che, a mio parere, un piccolissimo passo verso qualcosa di molto più grande che, spero, riuscirà a stupirmi. Ho deciso, però, di dare a questo primo capitolo ben 4/5⭐ .


Spero che la mia recensione vi abbia incuriositi almeno un po' e che vi spinga ad aggiungere questo libro nella vostra wishlist!

Detto ciò, mancano dieci minuti alla mezzanotte quindi, prima che l'incantesimo della volontà svanisca, vi auguro buona lettura e buonanotte! 🌙

Commenti

  1. Bellissima recensione!
    E' da un sacco che voglio leggere questo libro e penso proprio che lo aqcuisterò a breve!

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  2. Ciao! Che bella recensione :) Anche io ho amato Cinder, nonostante appartenga ad un genere che sto iniziando ad esplorare da pochissimo, e ho tutta l'intenzione di recuperare i successivi.

    Comunque io sono Anna e sono una tua nuova follower :)
    Mi sono iscritta con piacere ai tuoi lettori fissi per cui, se ti va di ricambiare, ti aspetto da me. Mi trovi qui: https://appuntidiunagiovanereader.blogspot.it/

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