Recensione "Drive-In la trilogia"
Titolo:
Drive-In
Autore:
Joe R. Lansdale
Casa
editrice: Einaudi
Prezzo:
17 euro
Salve
readers! ✨
Dopo
una lunga attesa mi sono finalmente stesa sul mio letto, ho preso il
computer ed ora mi accingo a parlarvi di una trilogia davvero
particolare ovvero quella del “Drive-in” di Joe R.
Lansdale.
Ho
finito il primo libro durante gli ultimi giorni di agosto e, malgrado
lo avessi citato nel wrap-up dello scorso mese, avevo preferito non
parlarvene subito in modo da poterne discutere più dettagliatamente
all'interno di una recensione. Ed eccola qui!
Di
cosa parla questa trilogia?
Ho
acquistato questo libro qualche tempo fa proprio grazie alla sua
trama davvero particolare: in una
cittadina del Texas, quattro ragazzi decidono di passare un venerdì
sera all'Orbit, il più grande drive-in dello Stato, come loro
consuetudine per godersi una serata horror tra amici.
Qualcosa,
però, va storto ed i ragazzi, insieme al resto degli spettatori,
diventano protagonisti di una serie di vicende davvero agghiaccianti:
dopo il passaggio di una cometa “sorridente”, il drive-in viene
circondato da un'insolita nebbia scura la quale non può, però,
essere attraversata.
La
situazione precipita rapidamente (acqua e cibo scarseggiano, non è
possibile chiamare i soccorsi ed i film, malgrado non vi sia più
elettricità, continuano ad essere riprodotti ininterrottamente sugli
schermi) e Jack, protagonista e narratore della storia, vede il suo
amato cinema diventare il terribile set di un horror vero e proprio
dove fame, pazzia e paura diventano il pane quotidiano dei visitatori
ostaggi del drive-in.
Il
primo libro (di sole 166 pagine) descrive, in maniera quasi
incontrollata, gli orrori e la follia che sconvolgono la piccola
comunità: iperglicemia, follia, blasfemia e cannibalismo non sono
che gli aspetti più comuni all'interno del primo volume il quale, a
mio modesto parere, è il più carente dei tre.
Sangue,
morte e follia non sono stati abbastanza per farmi piacere del tutto
questo libro e anche l'arrivo del terribile Re del Popcorn (malgrado
non avessi neppure immaginato quel che è in realtà) non ha
suscitato in me grande curiosità.
Alla
fine delle 166 pagine mi trovavo a non conoscere i personaggi
(neppure i principali), a non essermi affezionata a nessuno di loro
in particolare e con le idee solamente più confuse di prima.
Nonostante
ciò, avendo acquistato il volume 3in1 dell'Einaudi, ho deciso di
proseguire la lettura.
Non
vi farò spoiler riguardo ai prossimi due libri ma devo ammettere che
la storia va pian piano migliorando. Ma andiamo per gradi e parliamo
di “Drive-in 2”: i protagonisti sono essenzialmente gli
stessi ma ad essi si aggiungono nuovi volti, come quelli di Banditore
(conosciuto già nel primo libro), di Steve e di Grace (lei,
specialmente, l'ho apprezzata molto per il suo essere forte, sicura
di sé e per niente intimidita dalle figure che viaggiano al suo
fianco). Le avventure del gruppo, i loro passi avanti nei confronti
di una vicenda del tutto sconclusionata (all'apparenza), li portano
ad affrontare nuovi nemici e nuovi giganteschi dubbi.
Jack,
infatti, non può che chiedersi cosa ci sia “oltre” il drive-in,
oltre il nuovo mondo che li tiene prigionieri. Cos'è davvero
reale?
Al
contrario del protagonista, il punto di vista di Grace spicca per
essere quello di un personaggio fisso nella realtà: a lei non
importa sapere cosa è successo, lei vive nel presente, nell'attimo e
vuole giustizia per le persone che ha amato e che ha perso.
Il
secondo libro è migliorato notevolmente rispetto al primo proprio
per la figura forte e determinata di Grace ma anche questo secondo
volume mi ha lasciata con l'amaro in bocca.
Perché?
“Drive-in 2” è certamente più incentrato sui personaggi
e sulle loro storie. Non mi è stato difficile affezionarmi a Grace o
a Banditore. È stato anche più “simpatico” grazie a Bob e alle
diverse vicende capitate al gruppo di amici. Qualcosa però non mi ha
convinta: per tutta la durata del secondo libro, ho pensato ad un
“già sentito”.
“Drive-in
2”, soprattutto per quanto riguarda l'antagonista, mi è
sembrato una copia rigurgitata un po' a caso del primo capitolo della
trilogia. Questo aspetto, però, mi è risultato da una parte
accettabile, in quanto viene raccontata la storia di alcuni
personaggi durante i giorni di follia all'Orbit, dall'altra mi
infastidiva perché trovato le teorie di Jack troppo ridondanti e il
cattivo comprensibile ma banale.
Per
quanto riguarda, invece, “Drive-in 3”, questo ha superato
del tutto le mie aspettative: simpatico, ricco di spunti di
riflessione, con nemici banali in parte ma anche mutevoli e dalla
storia ben caratterizzata. Anche i protagonisti, alla quale si
aggiungono volti nuovi, li ho trovati meglio resi rispetto ai
precedenti due volumi e anche i pensieri di Jack, con le sue teorie
ed i suoi sogni, mi sembravano finalmente utili per proseguire
all'interno della storia ricca di colpi di scena e trip mentali che
Lost levate proprio.
Detto
ciò non ho ancora le idee ben chiare per quanto riguarda questa
trilogia.
Mi
è piaciuta? Non mi è piaciuta?
Non
so bene cosa dirvi; ho trovato un miglioramento costante nel corso
del racconto di Lansdale ma non ho sempre apprezzato il suo umorismo
che, alla lunga, mi sembrava solo banale e insoddisfacente.
Speravo
in un libro in grado di farmi ridere e, al tempo stesso, riflettere
ma non è sempre stato così. Se non nell'ultimo romanzo, non ho
apprezzato i cattivi e non ho trovato la storia né spaventosa né
tanto meno “fantascientifica” se non per la cornice dell'intera
trilogia.
Certo,
è fantascientifica una cometa sorridente, una nebbia assassina ed un
Re del Popcorn. È fantascienza credere in un cinema set di orrori
inimmaginabili o quasi; non sono forse possibili reazioni del genere
da parte dell'essere umano?
Beh,
certo che sì.
Credo
che Lansdale voglia farci riflettere proprio su questo punto di
vista: gli esseri umani non sono sempre buoni, soprattutto se messi
di fronte a scelte disumane.
Vi
propongo quindi un dubbio alla Shutter island (se non avete
mai visto quel film CORRETE ALLO STREAMING O SU NETFLIX E FATELO
ORA!) che credo l'autore di Drive-in possa apprezzare:

cosa
sarebbe peggio: vivere come un mostro o morire da uomo per bene?
Qual
è la vostra risposta?
Lo
so, non è facile e io stessa temo i miei pensieri.
Intanto
vi lascio il mio voto finale su questa
trilogia:
ho
scelto di dare solo 3/5⭐perché avevo aspettative molto alte che sono
state deluse ma comunque ho notato miglioramenti costanti nel corso
della trilogia.
Mi
aspettavo di trovare più riferimenti ai film e soprattutto al mondo
dell'horror ma forse ero io a chiedere troppo. Chiedo conferma a
chiunque abbia letto questa trilogia!
A
proposito di film, volevo ringraziare tutti coloro che hanno votato
al sondaggio per il mantenimento o per la cancellazione delle nuove
rubriche.
Il
responso è stato davvero positivo e non me l'aspettavo quindi sia 🎬Pagine su pellicola che ~Vi consiglio un libro~ rimarranno
sul blog! ❤
Presto,
inoltre, scriverò un nuovo sondaggio quindi stay tuned ed occhi
aperti! 👀
Grazie
per aver letto la recensione e ci risentiremo presto per parlare
delle mie letture al mare! 🌊
Sembra carino, ma non so se leggerlo...
RispondiEliminaSe ti piace il genere splatter o quei classici libri in cui non si capisce niente fin quando non arrivi all'ultima pagina (praticamente se sei una fan mix di Lost e Game of thrones) te lo consiglio ❤
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