Recensione de "L'insana improvvisazione di Elia Vettorel"




Titolo: L'insana improvvisazione di Elia Vettorel
Autrice: Anemone Ledger
Casa editrice: Ermes
Prezzo: 15 euro



Buon pomeriggio a tutti, lettrici e lettori! ☀
Quest'oggi sono ben felice di presentarvi un libro che ha superato di gran lunga ogni mia aspettativa. Si tratta de “L'insana improvvisazione di Elia Vettorel”, una fiaba dai tratti noir della giovane, gentile e talentuosa Anemone Ledger.
Non so se starà leggendo questa recensione, spero di sì, ma la ringrazio infinitamente per la possibilità che mi ha offerto, inviandomi una copia del suo romanzo, e riponendo in me quella fiducia necessaria per affidare a qualcuno un “pezzetto della propria anima”, così come lei stessa ha scritto in una dedica.
Tralasciando i ringraziamenti per questa collaborazione, sono davvero lieta di potervi parlare di questo piccolo gioiellino (l'opera è infatti composta da sole 161 pagine).
Come già potrete intuire dal titolo, la storia si concentra sulla figura di Elia Vettorel.
Ma chi è il nostro eroe?
Inanzi tutto, bisogna dire che Elia non è un eroe ma, sotto diversi punti di vista, può essere considerato come il cattivo di questa fiaba che abbraccia diverse sfere della vita del protagonista ma anche della nostra, sfere che spesso teniamo nascoste per paura o vergogna di mostrarle agli altri ed essere giudicati da questi ultimi. Ne sono un esempio: l'insicurezza dovuta ad un difetto fisico, la paura di rimanere soli ed il bisogno di essere amati, quel brivido (che Elia definisce come jazz) che rigira le carte in tavola, modifica e stravolge una vita.
È questo quello che succede ad Elia quando, all'interno di un orfanotrofio che lo tiene rinchiuso come in una prigione, capisce che il mondo esterno è duro, inospitale e spaventoso.
Eppure lui ha sentito il jazz, ha visto e sentito la bellezza del mondo “libero” al di fuori delle mura dell'orfanotrofio e non può capire come questi due aspetti (buono e cattivo) possano coesistere.
Ed è così che all'interno di Elia avviene un mutamento: bene e male si sovrastano a vicenda in una guerra che lui stesso non può controllare tra il disperato bisogno di essere amato e l'odio profondo nei confronti delle donne della sua vita (come Aurora, sua madre biologica, e Mamma Sara, la suora a cui è stato affidato quando era ancora in fasce) che lo hanno ferito o abbandonato.
La storia si svolge sotto diversi punti di vista, come a far emergere ulteriormente la doppiezza dello spirito di Elia: da una parte seguiamo le vicende “presenti” del protagonista, il suo racconto in prima persona , così personale e affamato delle attenzioni che non ha mai ricevuto; dall'altra parte, invece, è una terza persona quella che ci racconta del protagonista, dei suoi sentimenti più nascosti e sinceri, del suo amico immaginario Finn e della famiglia perfetta che sogna e che non avrà mai.
Sempre in terza persona è il racconto di Aurora, all'apparenza schiva e fredda ma che nasconde, in realtà, un segreto terribile ed oscuro.
Per quale motivo ha abbandonato Elia? Per quale motivo, adesso, lo rivuole con sé?
La storia di questi due personaggi così controversi è affascinante ed inquietante insieme: se da una parte avrei voluto lasciare il libro sul mio comodino, crogiolandomi nella mia innocente ignoranza, dall'altra necessitavo di sapere la verità, di indagare (così come lo psicologo presso cui Elia è “in cura”) sulle reali motivazioni che hanno spinto il nostro protagonista ad un gesto folle, ad un “insana improvvisazione” come lui stesso la chiama e come il titolo di questa fiaba già ci preannuncia.
Quella di Anemone Ledger è una storia che fa scalpore, che tocca temi delicati come l'omicidio, la mafia, la pazzia e, incredibilmente, anche l'amore che può spingere chiunque a commettere gesti incredibilmente folli.
Quella dell'autrice pare una denuncia pacata verso i mali del mondo e, allo stesso tempo, quasi un invito ad accettare noi stessi e gli altri per nient'altro che ciò che siamo: esseri umani, costantemente in balia di forze maggiori (che siano esse la fede, la violenza, la pazzia e, come detto in precedenza, anche l'amore), non del tutto in grado di distinguere il bene dal male, il giusto dal torto.
Vi invito caldamente a provare, almeno una volta nella vita, la lettura de “L'insana improvvisazione di Elia Vettorel”, il cui linguaggio così “terreno”, così viscerale, vi terrà incollati fino all'ultima pagina, facendovi dubitare di voi stessi quanto del sistema sociale in cui viviamo (o in cui, forse, siamo prigionieri?) .
Ma adesso passiamo al voto.
Ho osannato questo romanzo e vi ho dato tutte le mie motivazioni a riguardo: ho adorato la storia, l'ho letto in poco più di una giornata, troppo impegnata nella lettura per concentrarmi su qualsiasi altra cosa. Questo è stato facilitato dal linguaggio “terra terra”, perfetto per l'Italia degli anni che l'autrice ha scelto di esaminare, che ha dato all'opera un ritmo incalzante, che non mi permetteva di alzare gli occhi dalla pagina fin quando il capitolo non era concluso del tutto.
Ho apprezzato i diversi punti di vista, in special modo quello di Aurora (la sua storia mi ha chiuso letteralmente lo stomaco), ed il modo in cui anche lo stile di scrittura di Anemone Ledger cambia in base ai personaggi o alla situazione in cui vengono a trovarsi.
Per questo mi sono sentita di dare a “L'insana improvvisazione di Elia Vettorel” ben 5/5 ⭐, senza né rimorsi né rimpianti.
Ho semplicemente amato alla follia quest'opera, non scherzo! Mi ha tenuta sveglia la notte, persino dopo averlo finito, ed è una sensazione che non capita spesso, almeno non a me.
Spero quindi che la mia recensione vi abbia incuriositi e che vi abbia già indirizzato verso una nuova ed incredibile lettura! 📚

Faccio ancora i miei complimenti all'autrice e spero che mi terrà presente in future collaborazioni. Io sarei sicuramente felice di leggere qualsiasi altra cosa sia passata sotto la sua penna e la sua meravigliosa immaginazione! ❤

Commenti

  1. Nonostante molti pareri non del tutto positivo questo libo mi incuriosisce un sacco, bella recensione!

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    1. Ti ringrazio! Spero davvero che la mia recensione possa farti valutare l'idea di acquistarlo o di scaricarlo. L'ho apprezzato molto ma questo si è capito, immagino :')

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