🎬 Pagine su pellicola ~ "Anna dai capelli rossi" VS "Anne with an "e" ~ Recensione e confronto


Titolo: Anne of Green Gables / Anna dai capelli rossi
Autore: Lucy M. Montgomery
Casa editrice: Penguin Group / Rizzoli
Prezzo: 11,48 (v. inglese) / 9,90 (v. italiana)


Hello readers!
Come vedrete dal titolo, sono tornata con una nuova recensione (un po' diversa dal solito), inaugurando questa nuova rubrica con un classico della letteratura per l'infanzia datato 1908: “Anne of Green Gables” , più conosciuto come “Anna dai capelli rossi”.
È una storia che conosciamo all'incirca tutti, dai più grandi ai più piccoli, e la dolce storia di Anna mi ha convinta a comprare sia la versione in italiano (della BUR, Rizzoli ragazzi) sia la meravigliosa edizione inglese (the puffin in bloom collection ) della Penguin Group.
Per chi non conoscesse la trama della storia o per chi, invece, non la ricordasse, ecco un breve riassunto: Anna Shirley ha undici anni quando viene mandata per errore ad Avonlea dalla direttrice dell'orfanotrofio in cui vive. Appena arrivata, però, scopre che la famiglia che dovrebbe prendersi cura di lei, i Cuthberth, in realtà, aveva chiesto per un ragazzo ed intendono, quindi, riportarla nell'orribile posto privo di fantasia in cui era stata costretta a vivere per molti anni dopo la morte dei suoi genitori biologici.
Il carattere solare di Anna, però, il suo buonumore, il suo uso sproporzionato di parole più grandi di lei, convincono Matthew Cuthbert che sarebbe un grave errore riportarla in orfanotrofio e, in qualche modo, riesce a convincere l'austera sorella Marilla affinché si prendano cura della ragazzina.
Durante la sua permanenza a Green Gables, Anna riuscirà, attraverso la sua fantasia fuori dal comune e grazie alla sua tenacia, a trovare sia delle anime a lei affini (come la dolcissima Diana e la zia di quest'ultima) ma anche a superare diverse difficoltà (come la paura di essere rispedita in orfanotrofio, i conflitti con alcuni compagni di classe, i continui disastri provocati dal suo essere sognatrice e distratta) rendendola così un personaggio carismatico e divertente.
Questo non è che il primo libro della saga di Anna (seguito da “L'età meravigliosa”, “Il baule dei sogni”, “La casa dei salici al vento”, “La baia della felicità”, “La grande casa”, “La valle dell'arcobaleno”, “Rilla di Ingleside”) anche se non ho mai visto i successivi romanzi in libreria., né da bambina né tanto meno adesso, ma sono ugualmente intenzionata a leggerli tutti! 😍
Lo stile di Lucy Maud Montgomery mi ha trascinata (anche se ammetto che, avendola letta in inglese, durante la prima parte ho avuto non poche difficoltà), mi ha coinvolta completamente ed infatti, non appena ieri ho notato di essere arrivata alle ultime quaranta pagine, mi sono fermata di colpo, riflettendo su come fosse possibile in così poche ore aver letto così tanto.
Ho trovato nell'autrice un'anima a me affine, mi sono immedesimata nei diversi personaggi e soprattutto in Anna (inoltre avevo anche risposto ad un quiz che permetteva di scoprire i personaggi reali, cinematografici e letterari affini al nostro carattere e, neanche a farlo apposta, il primo risultato è stato proprio Anna!) anche se a volte avrei voluto prenderla a testate per il fastidio che mi dava ogni volta che rifiutava il povero Gilbert Blythe che è un esserino troppo dolce e che deve essere protetto a tutti i costi! ❤
Inoltre, proprio in Gilbert ho trovato il prototipo perfetto di uomo (ragazzino? Bambino? Aiuto! 😣): chi l'ha detto che per esser fighi bisogna essere cattivi, violenti o necessariamente un bad boy? Perché il ragazzo perfetto non può essere intelligente, interessato alla lettura e allo studio, responsabile, gentile e addirittura romantico? È un sogno, lo so, care mie lettrici con gli occhi già a cuoricino, e Gilbert è solo un personaggio fantastico ma non disperate! Io credo ancora di poter trovare qualcuno così (e morirò probabilmente sola, ne sono consapevole...)!
Per quanto riguarda i personaggi, ho adorato in maniera particolare i Cuthbert, e in special modo Marilla la cui caratterizzazione è ben evidente nel libro, molto di più rispetto a Matthew (che continua ad essere di una dolcezza infinita! ❤): malgrado l'aspetto austero e severo, Marilla è una donna rispettabile e con un cuore grande e pieno di affetto anche se la sua dura maschera spesso le impedisce di esporre i propri sentimenti come invece fa Anna per tutta la sua permanenza a Green Gables.
Ho apprezzato molto il suo personaggio che aveva bisogno di affetto, di amore, anche se non riusciva ad ammetterlo. Marilla è una donna forte, ingegnosa, leale ed attenta. Lo era già prima di conoscere l'orfanella ma il suo personaggio si è sviluppato, è sbocciato come un fiore, capitolo dopo capitolo, anno dopo anno, migliorando tantissimo!
Per quanto riguarda Anna, mi ripeto, l'ho semplicemente ADORATA. C'erano dei momenti in cui l'avrei uccisa ma per la maggior parte del tempo mi stupivo di quanto fosse adorabile, distratta, sognatrice e così simile a me! Non ho apprezzato il rapporto con Gilbert ( mi piaceva la loro rivalità ma speravo in più opportunità per la mia ship già in questo primo libro!) ma il personaggio di quest'ultimo mi ha fatta innamorare, ancora una volta, di lui: intelligente ma non saputello, romantico, affatto orgoglioso, gentile e più di una volta indispensabile a quella sciocca di Anna, troppo distratta per notarlo e troppo presa dai suoi successi personali.
Ritornando ai Cuthbert, mi ha fatto una tenerezza assurda Matthew: è il classico vecchietto ritenuto un po' strano, con qualche rotella fuori posto, perché timido ed impacciato (l'esatto contrario della protagonista) e che si chiude nel suo guscio non appena vede la possibilità di una conversazione (ti capisco Matthew, ti capisco!). Nonostante ciò, il signor Cuthbert è un gran lavoratore, vive della sua campagna e dei suoi animali e, nonostante il suo problema di salute, non esita a lavorare ancora più sodo per soddisfare i desideri di Anna (anche i più futili) e renderla felice.
Anche Diana è un personaggio che, nel complesso, ho apprezzato così come sua zia.
La prima è la classica ragazza benestante, costretta ai voleri della famiglia, che trova in Anna un amica sincera ed un'anima affine. Trovavo davvero tenero il loro rapporto!
Per quanto riguarda la zia di Diana, penso che la sua caratterizzazione sia migliorata pian piano nel corso dei capitoli, così come quella di Marilla. Però mi spiace ammettere che l'ho apprezzata maggiormente nella serie tv di cui vi parlerò tra poco.


Nel complesso, “Anna dai capelli rossi” è stata per me una piacevole scoperta.
Temevo che, dopo aver amato il cartone animato e ancor di più la serie tv, non sarei riuscita ad apprezzare il libro da cui erano tratti ma sono contenta di poter ammettere di essermi sbagliata di grosso!
Lo stile della scrittrice è fluido e semplice ma non per questo meno dettagliato ed attento alle variazioni dei vari personaggi, ai loro sentimenti e ai loro modi di agire!


Ma quale voto ho dato, infine, a questo libro?
Solitamente sono piuttosto critica con i libri e lo sapete ma, sarà l'emozione di leggere un libro così legato alla mia infanzia e ai miei soliti sentimentalismi, sono stata piuttosto buona e ho assegnato ad “Anna dai capelli rossi” ben 4/5⭐!





Ed adesso passiamo alla serie tv (volevo parlarvi anche del film ma non ho avuto tempo per guardarlo, quindi magari ve ne parlerò in un post a parte se vi fa piacere!).
👇👇👇Scheda!👇👇👇


Titolo: Anne with an “e”
Anno di pubblicazione: 2017
Stagioni: 1
Episodi: 7
Piattaforma: Netflix


Partiamo dalla sigla. LA SIGLA RAGAZZI: credo sia qualcosa di perfetto, dalla musica in sottofondo alle immagini, ai colori, la grafica! Una meraviglia! 😍


La scelta dei personaggi è stata altrettanto perfetta: Amybeth McNulty (Anna) è di una bravura travolgente ed è inutile dire, da parte mia, di aver pianto a più di una scena per la sua fantastica interpretazione da protagonista; ho apprezzato molto la scelta per i Cuthbert (Geraldine James per Marilla e R.H. Thomas per Matthew) e nella serie ho letteralmente adorato Matthew (che nel libro invece risultava un po' deboluccio, a mio parere) che, così come Marilla, aveva una storyline davvero bella, dolce e tremendamente romantica per citare la nostra Anna (anche se nel primo libro non viene affatto citata questa storia a differenza di quella della sorella); e poi c'è lui, lettori miei, Lucas Jade Zumann (Gilbert Blythe). Guardatelo e ditemi che non ci fareste anche voi un pensierino se non avesse solo sedici anni! Sarà il ruolo che interpreta (in maniera magnifica, direi! Per chi ha visto la serie vi cito la scena con il fiocco di neve. Capite di cosa sto parlando?) ma sono rimasta folgorata da questo giovane attore e dalla sua bravura oltre che dalla sua precoce bellezza. In alcune scene è riuscito davvero a farmi sciogliere con uno sguardo e piangere con un solo movimento del suo corpo! Non lo so, spesso mi ha dato i brividi e non mi capita neppure con molti attori professionisti! 💟


E la trama? Beh, qui arriva qualche problema.
Non me ne sarei minimamente accorta se non avessi letto il libro ma (come penso che sia anche giusto) particolari importanti vengono omessi o distorti in modo così esplicito da far venire la pelle d'oca.
Pensiamo, ad esempio, alla rivalità tra Anna e Gilbert (sono la mia OTP quindi dovrete sopportarmi, sorry): lei decide di non parlargli non perché le ha affibbiato un soprannome che ritiene offensivo, non perché vuole batterlo a scuola in tutte le materie (anche se nella serie questo particolare viene comunque messo in evidenza) ma semplicemente perché una sua compagnia di classe ha una cotta per lui e quindi Anna non può rivolgergli la parola perché essere accettata dalle altre è più importante di qualsiasi altra cosa.
Anche le sue inamicizie a scuola, poi, vengono estremizzate: nel libro, la protagonista viene accolta dalle sue compagne con estrema gioia, ha molte amiche e molte persone le vogliono bene (tranne una certa Josie, se non vado errato). Nella serie le ragazze vengono presentate come maligne e dispettose, talmente ossessionate dal buon gusto e dalla buona educazione da non riuscire quasi a sopportare la presenza di Anna e la sua “irritante” parlantina.
Questi sono aspetti che, però, non mi hanno destabilizzato più di tanto perché permettono di conoscere al meglio alcuni aspetti della protagonista e del mondo in cui vive e questi cambiamenti risultano quindi utili per immergerci ancora di più nella storia che ci viene presentata.
L'unica “differenza” che non sono proprio riuscita a buttar giù (avendo visto la serie prima di convincermi a leggere il libro della Montgomery) è stata sicuramente la scarsa assenza di OTP nel libro e che invece aspettavo con impazienza!
Quando il libro è finito, dopo una conversazione tra Gilbert ed Anna che non vi riferisco per non farvi spoiler, sono rimasta del tutto di stucco: tutto qui? Dopo quattrocento pagine siamo ancora a questo punto? E quindi, sotto questo punto di vista, ho adorato la serie tv che è riuscita a soddisfare il mio sfrenato bisogno di romanticismo (anche se Gilbert risultava tremendamente romantico anche nel libro, non credete 😍)!


Se dovessi dare un voto a questa serie, sarebbe sicuramente un bell'8/10.
Ripeto: la sigla è fantastica, la fotografia e le colonne sonore meravigliose, i personaggi sono ben caratterizzati e la trama è piuttosto fedele (malgrado alcune omissioni che sono, però, anche abbastanza accettabili in quanto costituiscono, a mio parere, il punto “debole” del libro).
Cosa chiedere di meglio, quindi?
Certo, ha anche dei difetti: un episodio tira l'altro e quindi non dormi per finirla in un giorno e gli episodi sono certamente troppo pochi! Il finale di stagione mi ha lasciato con il fiato sospeso ed adesso spero con tutto il cuore di poter assistere ad una seconda stagione coi fiocchi!
Netflix, ascolta la tua cara abbonata: INIZIA A FAR RECITARE QUEI RAGAZZINI E SFORNAMI QUESTA SECONDA STAGIONE! Grazie.


Ma in definitiva, quale ho preferito tra i due: serie tv o libro?
Trovo entrambi assolutamente affascinanti e mi è impossibile scegliere in quanto l'uno e l'altra hanno aspetti positivi e negativi che ho apprezzato ed altri che mi hanno fatto storcere il naso. Tutto ciò in egual misura! Com'è potuto succedere?
Lo stile leggero e fresco dell'autrice è comparato dalla fotografia e dalle colonne sonore travolgenti, la mancanza quasi totale di Gilbert è sostituita da una più apprezzata caratterizzazione dei Cuthbert (nel libro) mentre la presenza del ragazzo (nella serie) porta a sua volta ad una mancanza di altri aspetti che invece apprezzavo nell'edizione cartacea.
Capirete quindi che mi è impossibile scegliere perché, in questo caso, i due sfidanti andrebbero di pari passo anche se la serie ha quel leggero tocco in più (dai, lo avete capito che parlo ancora di Gilbert ahahahah), quel non so che (non ci crede nessuno) che me la fanno forse apprezzare forse poco più del libro!🏆


Voi cosa ne pensate? Avete letto il libro e visto la serie tv?
Inoltre, cosa ne pensate di questa nuova bacheca? 
Si accettano consigli per altri confronti!











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